In questi giorni è sugli scaffali delle librerie il nuovo romanzo di Sebastian Fitzek dal titolo Il bambino (Das Kind, 2008).

Abbiamo già potuto apprezzare la fantasia e la bravura di questo autore leggendo il suo romanzo Il ladro d’anime pubblicato sempre da Elliot nel giugno scorso e che ha avuto un grande successo. Possiamo dire che con questo romanzo Fitzek ha inaugurato un nuovo genere: il “neuro-romanzo”.

Nel romanzo Il bambino il protagonista si trova di fronte a fatti che si possono ritenere impossibili, in quanto l’avvocato Robert Stern, questo è il nome del protagonista, accetta di incontrarsi con una sua ex fiamma di nome Carina che lavora come infermiera.

L’incontro avviene in un luogo isolato e Carina porta con se un ragazzino di soli dieci anni.

Questi è un malato terminale che ha bisogno proprio dell’aiuto di un legale e racconta che in una sua vita precedente è stato un feroce assassino.

I dubbi dell’avvocato e della infermiera sono fugati quando il ragazzo li guida negli scantinati della fabbrica abbandonata dove è avvenuto l’incontro e vi trovano dei resti umani, per Stern però la faccenda diventa ancor più allucinante in quanto riceve una cassetta video dove appare suo figlio, morto quando aveva pochi giorni, che insinua nell’uomo la possibilità che suo figlio sia ancora vivo, possibilità rafforzata da una misteriosa voce incisa nella cassetta a seguire le visioni di Simon se vuole sapere cosa sia veramente successo a suo figlio.

Indubbiamente una trama che avvince il lettore.

Un brano:

«Quando Robert Stern aveva accettato quello strano incontro, non poteva certo immaginare che stava fissando un appuntamento con la morte. E ancora meno sospettava che la morte fosse alta circa un metro e quarantatre centimetri, indossasse scarpe da ginnastica e che, da un'area industriale dimenticata da Dio, sarebbe entrata sorridendo dritto nella sua vita»

 

L’autore

Sebastian Fitzek è nato nel 1971. Ha fatto diversi lavori, anche alla radio dove ha lavorato come capo-editor e direttore dei programmi, prima di iniziare a scrivere il suo primo thriller.

E’ autore di quattro romanzi di incredibile successo. Afferma di non aver mai partecipato a corsi di scrittura, e modestamente aggiunge di aver provato a scrivere un libro che lui stesso avrebbe voluto leggere.

I suoi libri, tra cui La terapia (Rizzoli), sono tradotti in tutto il mondo e prossimamente altri titoli saranno pubblicati in Italia da Elliot Edizioni.

 

la “quarta”:

 

Robert Stern all'apparenza è un uomo felice. È un avvocato di successo, ha una villa lussuosa a Berlino e una vita di cui è l'unico padrone. Eppure tutto questo na­sconde a malapena un tremendo segreto che riguarda il suo passato e continua a tormen­tarlo: la morte del suo unico figlio a pochi giorni dalla nascita.

E adesso che Stern ha acconsentito a un in­solito incontro notturno appena fuori città con un'infermiera, Carina, con la quale ha avuto una breve relazione, il suo passato si ripresenta inaspettato nelle vesti di un bambino di dieci anni, Simon Sachs, che ha bi­sogno del suo aiuto.

Infatti il bambino, un malato terminale se­guito dai servizi sociali, è convinto di essere stato un assassino nella sua precedente vita. Simon, in seguito a una seduta di regressio­ne presso uno psichiatra, è perseguitato da terribili incubi che sembrano diventare reali e che sono collegati a sparizioni misteriose rimaste irrisolte. Quando Stern e Carina, gui­dati dal piccolo, scoprono dei resti umani nello scantinato di una fabbrica dismessa, capiscono però che non si tratta solo di una fantasia macabra originata da un serio di­sturbo psicologico...

Originale, inquietante, fatto di pura tensio­ne e colpi di scena esplosivi, Il bambino con­ferma tutto il talento di Sebastian Fitzek conducendo il lettore in un viaggio senza fiato ai confini della vita e della morte, oltre le barriere e i limiti della mente umana.

 

Il bambino di Sebastian Fitzek (Das Kind, 2008)

Traduzione Erika Cambini, Elliot Edizioni, collana Scatti, pagg. 380, euro 17,50 ISBN 978-88-6192-108-5