E’ in libreria dal 21 di gennaio il romanzo Piccoli crimini (Small Crimes, 2008) dello scrittore statunitense Dave Zeltserman.

Dave in poco tempo si è conquistato un posto di rilievo nel campo del thriller e della narrativa gialla con romanzi molto interessanti. In Italia il suo nome non è sconosciuto in quanto è stato già tradotto il suo primo romanzo dal titolo Fast Lane (L’occhio privato di Denver – Meridiano Zero).

Piccoli crimini è il primo romanzo di una trilogia noir che l’autore definisce “dell’uomo uscito di prigione”. Il secondo romanzo della trilogia è Pariah mentre il terzo dovrebbe essere pubblicato negli Usa nel 2010 con il titolo Killer. Tutti e tre i romanzi hanno come denominatore comune un uomo pericoloso che è appena uscito da prigione e il lettore seguirà il viaggio che essi intraprendono.

Piccoli crimini ci descrive il percorso che seguirà un ex poliziotto corrotto e drogato che esce dal carcere dopo una condanna a sette anni per vari reati e per aver tentato di uccidere un procuratore distrettuale.

L’autore:

Dave Zeltserman vive vicino Boston con la moglie Judy. Ha lasciato la programmazio­ne di software per dedicarsi alla scrittura di crime fiction e allo studio del kungfu.

Ha esordito con il romanzo In His Shadow che si è autopubblicato in quanto non trovava un editore. Questo romanzo poi è stato accettato da un editore e pubblicato con il titolo Fast Lane.

La sua scrittura risente dell'influenza di Jim Thompson, Ross Macdonald e Dashiell Hammett, e fra i contemporanei il suo scrittore preferito è Derek Raymond.

L'occhio privato di Denver, il suo primo romanzo, ha attirato l'attenzione di vari maestri del noir contemporaneo.

un brano:

Nove anni fa ero sommerso dai debiti di gioco. Dovevo un sacco di soldi a Manny. Lo ripagavo come potevo, ma non era mai abbastanza e lui mi teneva sotto pressio­ne. Dovevo a tutti i costi svincolarmi, e mi misi a scommettere cifre sempre più alte con quello che rubavo nel deposito reper­ti della polizia. Lo sceriffo della contea di Bradley, Dan Pleasant, il poliziotto più cor­rotto che avessi mai conosciuto, venne a sapere che Phil aveva scoperto alcuni docu­menti contraffatti da me e stava costruen­do un caso per portarmi in tribunale. Ero fatto niente male, la notte in cui entrai nell'ufficio di Phil. Trovai subito il docu­mento che mi comprometteva. Stavo ver­sando benzina dappertutto quando arrivò lui. Ci guardammo in faccia. Lui sapeva cosa avevo in mente, e avrebbe dovuto darsela a gambe e chiamare la polizia. Invece cercò di fermarmi. Phil è un omone. Al liceo era un difensore di tutto rispetto e aveva gio­cato anche al college, ma io combattevo per la vita. Forse ero anche fuori di testa per via della coca e dell'adrenalina. Riuscii in qualche modo ad atterrarlo e presi un tagliacarte dalla scrivania. Devo averlo colpito con quello. A essere sincero di questa parte ho solo un ricordo confuso. Ricordo che però a un certo punto Phil aveva smesso di muoversi. Gli smontai di dosso, accesi un fiammifero e aspettai che il fuoco si propagasse, poi me ne andai.

la “quarta”:

Nella contea di Bradley, nel Vermont, l'ex poliziotto corrotto Joe Denton ha appena finito di scontare sette anni per aver tentato di uccidere e aver sfigurato il procuratore distrettuale che stava per smascherarlo. Si illude di aver chiuso con la sua vecchia vita, con la violenza, la droga e le scommesse, ma un crimine di quel genere è difficile da dimenticare, soprattutto in una cittadina di provincia. Nessuno vuole più avere a che fare con lui, né la sua ex moglie, né i genitori, né i vecchi colleghi, ma Joe vuole almeno recuperare il rapporto con le figlie che non vede da anni. Nel frattempo Manny Vassey, il boss della malavita locale

malato terminale di cancro, riceve ogni giorno la visita del procuratore e sembra pronto a pentirsi e a stringere un accordo per guadagnarsi il paradiso e incastrare definitivamente Joe Denton e tutto il dipartimento di polizia. In una situazione

ormai compromessa, e sotto la pressione e le minacce dello sceriffo, Joe dovrà rientrare nel mondo criminale, per assicurarsi che la verità non venga a galla e soprattutto per aver salva la sua vita e quella della famiglia.

Piccoli crimini di Dave Zeltserman (Small Crimes, 2008)

Traduzione Olivia Crosio, Fanucci Editore, collana Vintage, pagg. 263, euro 16,00

ISBN 978-88-347-1563-5

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