In libreria troviamo il numero 79 della collana I Bassotti editi dalla Polillo Editore.

Questa volta il romanzo Panico (Panic, 1944) è dovuto alla penna di una scrittrice americana: Helen McCloy che è stata anche la prima donna a essere eletta presidente dei Mystery Writerd of America e vincitrice di un Premio Edgar per la sua attività di critico.

In questa collana è stato già pubblicato un suo romanzo: Come in uno specchio (I bassotti n. 38), romanzo che viene ritenuto il suo capolavoro.

Molti suoi romanzi hanno come protagonista il dottor Basil Willing, medico psichiatra che nel suo lavoro era chiamato spesso ad assistere, come consulente, il procuratore distrettuale di Manhattan.

Il presente romanzo tutto ruota intorno ad un cifrario militare ritenuto inattaccabile ma che alla morte di chi lo stava elaborando scompare misteriosamente. La nipote, la giovane Alison Tracey, che viveva con lui sarà al centro di misteriose e pericolose manovre di chi vuole impossessarsi di uno scritto dello zio.

L’autrice:

Helen McCloy (1904 - 1994), figlia del direttore del New York Evening Sun, laureata alla Sorbona di Parigi, giornalista, è stata critica d'arte, corrispon­dente dall'Europa per numerosi quotidiani e riviste statunitensi.

Iniziò a ci­mentarsi nella letteratura poliziesca al suo ritorno in patria dopo un sog­giorno decennale a Parigi e a Lon­dra. Il grosso della sua produzione si colloca nell'arco di tempo che va dal 1938, anno in cui esordì con Dance of Death, al 1951 quando pubblicò Alias Basil Willing. Di quel periodo, in cui la scrittrice riuscì a tenere un ritmo di un libro all'anno, fa parte anche Through a Glass, Darkly, ritenuto il suo capolavoro. Il dottor Basii Willing, il suo perso­naggio per eccellenza, compare in altri dodici romanzi e in alcuni rac­conti. E’ stata sposata con lo scritto­re di gialli Brett Halliday.

Panico, pubbli­cato originariamente nel 1944, è fi­nora inedito in Italia

la “quarta”:

Con l'improvvisa morte dello zio Felix, avvenuta di notte per una vio­lenta crisi cardiaca, la giovane Alison Tracey non solo ha perso il suo unico punto di riferimento nella vita, ma anche la fonte dei suoi red­diti e la casa dove vive a New York. Nonostante facesse da segretaria allo zio, non immaginava che la situazio­ne finanziaria della famiglia fosse così critica e, soprattutto, era all'oscu­ro della sua passione per la decrittazio­ne dei codici. Così quando il colon­nello Armstrong dell'Intelligence si presenta a casa per ritirare un fa­scicolo segreto sostenendo che zio Felix stava elaborando un cifrario militare inattaccabile, Alison non ha idea di come aiutarlo. Ricorda so­lo di aver visto uno strano foglio, pieno di lettere apparentemente alla rinfusa, e di averlo gettato nel cesti­no poco prima. Ma ora quel foglio è scomparso. Su consiglio del cugino Ronnie, Alison decide di cambiare aria e trasferirsi per qualche tempo nel vecchio cottage di montagna nel quale era solita passare l'estate. Nel­la completa solitudine di quel luogo isolato, e con la sola compagnia del suo vecchio cane, la ragazza cerca di riprendersi dal lutto e di riflettere sul futuro. Ma tutt'a un tratto il misterio­so foglio ricompare nella tasca della sua vestaglia. E nel silenzio irreale della notte, strani e insistenti rumori si sentono al di là della porta...

Panico di Helen McCloy (Panic, 1944)

Traduzione Bruno Amato, Marco Polillo Editore, collana I Bassotti 79, pagg. 259, 13,90

ISBN 978-88-8154-350-2