Due anni dopo Panico, James Ellroy torna con The Enchanters, romanzo ambientato nell’agosto del 1962, che vede di nuovo come protagonista Freddy Otash, investigatore privato, ex poliziotto, ricattatore e tossicodipendente.

Otash, realmente esistito, è nato nel Massachusetts il 6 gennaio 1922 e morto a Los Angeles il 5 ottobre 1992. Ex agente di polizia, veterano dei Marines, detective divenuto noto come faccendiere di Hollywood, sembra abbia ispirato il personaggio di J.J. Gittes, interpretato da Jack Nicholson in Chinatown (1974) e ne Il grande inganno (1991).

Lavorava per la Hollywood Research Incorporated, che faceva affari con la rivista scandalistica “Confidential” e sembra che l’attore Peter Lawford l’abbia assunto per indagare su Marilyn Monroe. Secondo altre fonti, avrebbe effettuato accertamenti anche sullo stesso Lawford e su John F. Kennedy, fino a tentare di organizzare un incontro tra quest’ultimo e una squillo che, tramite una microspia, avrebbe dovuto registrare dichiarazioni compromettenti del presidente.

Nel 1976 ha pubblicato un libro di memorie, Investigation Hollywood: Memoirs Of Hollywood's Top Private Detective. Rimasto inedito il manoscritto Marilyn, Kennedy and me.

Presenza ricorrente nella produzione di Ellroy che, nelle sue pagine, mescola disinvoltamente fatti reali con le sue fantasie, Freddy Otash appare in Sei pezzi da mille del 2001 e ne Il sangue è randagio del 2009, parte della cosiddetta “Underworld USA Trilogy” (il primo romanzo della serie, American Tabloid, è del 1995). È poi protagonista e narratore di Panico (Widespread Panic, 2021) e ora ritorna in The Enchanters, da poco pubblicato negli Stati Uniti ed atteso in Italia nei prossimi mesi.

Questa volta, Otash è alle prese con il rapimento di un’attrice di film di serie B, che scoprirà essere direttamente legato alla strana morte di Marylin Monroe. E si immergerà, come di consueto, in un gorgo di canaglie, assassini, profittatori, bugiardi, biscazzieri, spie, mercenari e doppiogiochisti. Insomma, l’umanità che da sempre abita i romanzi di Ellroy e l’originale, sconfinato, disturbante affresco dell’America che, attraverso le sue storie crime, lo scrittore va da tempo costruendo per suoi lettori.