Breve Prefazione

Come avevo anticipato nella mia scorsa riflessione, in calce a The Roman Hat Mystery (!° Marzo 1929), in uno sperduto paesino fra le montagne, in Italia, vivevano due amici che non vedevo da parecchio tempo: Ellery Queen e sua moglie, il cui matrimonio era stato allietato dalla nascita di un bellissimo pargolo.

In quell’occasione avevo parlato di casi precedenti al suo esilio in Italia, che avevano fatto conoscere le sue doti di eccezionale mente risolutiva: Ellery Queen ha risolto, assieme a suo padre, ma talvolta anche da solo, alcuni dei casi più eccezionali capitati alla fine degli anni ’20 a New York.

Da allora è passato del tempo. Qualche mese fa, Ellery ha attraversato una crisi matrimoniale, di breve durata, ma durante la quale è ritornato a New York dal padre, e lì ha avuto di nuovo la possibilità di mettersi in luce, risolvendo dei nuovi casi, che mi sento in dovere di rendere noti, per l’eccezionale acume di cui Ellery ha dato nuovamente prova.

Son stati dei semplici casi, purtuttavia assai interessanti, che egli ha risolto sempre accanto al padre.

Ecco il primo, “Il caso del pugnale fantasma”.

                                                                                  J.J. McC.

1° Giugno 1932

Ellery Queen e suo padre erano appisolati in due comode poltrone davanti al fuoco. Era la vigilia di Natale del 1927, e nevicava.

Ellery era vissuto sino a quel momento nella sua villa in Italia, persa tra le montagne. Sua moglie era partita, per un periodo di riflessione: dopo la nascita del pargolo ed erede della famiglia Queen, c’erano stati dei bisticci. Ellery voleva tornare in America, la moglie, più che mai, intendeva rimanere in Italia. C’erano ragioni politiche alla base della decisione di Ellery (in Italia, Mussolini da tre anni aveva assunto il potere assoluto, dopo l’omicidio del deputato socialista Matteotti), da sempre amante delle libertà di pensiero, e non si poteva proprio dire che in quel momento storico in Italia le libertà di pensiero fossero tutte rispettate. Ma c’erano anche altre istanze: lì in Italia, lui si sentiva un recluso, mentre in America avrebbe avuto maggiori chances di affermarsi.

Ora era solo: moglie e figli erano lontani, e lui aveva accettato l’invito del padre a raggiungerlo a New York. Lì, finalmente si sarebbe sentito a casa. E poi… suo padre era un Ispettore molto apprezzato della Polizia di New York, e lui forse avrebbe anche avuto qualche possibilità di mettersi in evidenza. Da sempre avrebbe voluto risolvere proprio lui un caso, e poi far ricadere tutto il merito sul suo adorato padre. Orano erano lì appisolati, nella casa di suo padre. Avevano bevuto e mangiato, e le libagioni stavano richiedendo una non prevista pennichella post pomeridiana.

 A un certo punto si sentì una campana cantare.