Siamo in Inghilterra, agli inizi del 1800. Regna Giorgio IV, figlio di Giorgio III, un monarca ormai anziano, in procinto di lasciare il trono vacante e senza eredi.

La lotta per la successione si scatena violentissima, tra intrighi e alleanze di corte, le nobili famiglie che possono vantare un posto nella linea dinastica sono in lotta, i diversi potentati si contendono, senza esclusione di colpi, lo scettro del potere.  

Alla morte del Re Giorgio succede infine suo fratello Guglielmo IV, anch’egli in età ormai avanzata.

E a corte già si comincia a pensare al passo successivo, giacché anche Guglielmo non ha eredi legittimi, la soluzione è stata solo temporanea, un semplice piallativo. Non si è fatto altro che rimandare la questione. Forse i Windsor stanno per cadere e il trono è in procinto di cambiare di mano.

Freneticamente i dignitari esaminano la linea di successione della famiglia monarchica nel tentativo disperato di  trovare un candidato possibile, uno qualsiasi.

I figli sopravvissuti di Giorgio III, fratelli del Monarca attuale, vengono passati scrupolosamente al vaglio. Per salvare la dinastia Windsor e mantenere intatto il suo diritto al trono occorre necessariamente un discendente in linea diretta, in grado di governare e di mettere al mondo al più presto degli eredi che possano garantire la continuità della famiglia reale.

Una delle candidate è femmina e, a causa della legislazione vigente, viene di fatto esclusa dalla lista dei pretendenti, verrà, come indennizzo, maritata al principe Leopoldo, in procinto di diventare il futuro Re del Belgio.

Il Duca di Clarence è scapolo e sarebbe adatto alla candidatura, ma è allegro e buontempone, ci tiene troppo alla libertà e alla sua vita da gaudente e non ha alcuna intenzione di sposarsi, nemmeno in un prossimo futuro, né tanto meno di essere nominato Re. Quindi viene scartato anche lui, oltre ad essere un pessimo Monarca, rischierebbe di rivelarsi solo un’altra soluzione temporanea, destinato anch’egli a rimanere senza eredi, perlomeno legittimi.

Rimane solo Edoardo, che però ha ormai più di cinquanta anni, e tra l’altro convive, con grande scandalo dei dignitari di corte, da oltre un ventennio con una donna di spettacolo, che all’epoca era considerata alla stregua di una donna di strada.

Eppure, nonostante tutto, questo è in assoluto l’ultimo candidato possibile, di fatto l’unica speranza per i Windsor di mantenere in vita il diritto alla successione monarchica. Le forze politiche e le alleanze si rafforzano nel compiere l’estremo disperato tentativo.

Alla fine Edoardo risulta essere più malleabile del Duca di Clarence, con estrema riluttanza si piega agli interessi supremi della casata reale e acconsente alla nomina.

Il tempo stringe però, il candidato al trono è già anziano, e gli viene scelta in fretta e furia una moglie adatta, Vittoria Maria Luisa, una delle sorelle, ormai vedova, di Leopoldo del Belgio.

Tuttavia sembra tutto inutile, la corsa contro il tempo appare vana, per lunghi lunghissimi anni la corte e la popolazione attendono l’auspicato annuncio dell’arrivo di un erede, almeno uno, che possa conservare il trono ai Windsor e la stabilità economica e politica all’Inghilterra.

Ma è ormai già il 1918 quando, trepidante, Vittoria Maria Luisa annuncia alla nazione la futura nascita di quello che avrebbe dovuto essere il prossimo erede al trono d’Inghilterra. Sarà, con ogni evidenza, non solo la prima, ma anche l’unica occasione in assoluto per poter preservare lo status quo, perché Edoardo, il candidato prescelto, sta per morire e di fatto spirerà ancora prima di salire al trono, proprio mentre suo fratello Guglielmo, reggente attuale, è ancora in vita.

Quando, il 24 Maggio del 1819, Vittoria Maria Luisa partorisce una femmina, la notizia coglie tutti come una mazzata. Ogni speranza è vana, il Re è debole e malato, estremamente avanti con gli anni per gli standard dell’epoca, ormai in punto di morte, l’unica cartuccia disponibile risulta essere stata caricata a salve.