Omicidi in crociera di Earl Derr Biggers, Wade Miller, Agatha Christie.

Due romanzi ed un racconto a cura di Mauro Boncompagni (una sicurezza).

Una tragica promessa di ;Earl Derr Biggers

Duff, ispettore capo di Scotland Yard (6 febbraio 1930), deve indagare sull’assassinio di  Hugh Morris Drake, cittadino americano, al Broome’s Hotel, strangolato con la cinghia di una valigia. Fa parte di una comitiva che viaggia intorno al mondo, tra le dita le maglie di una sottile catena da orologio di platino e una chiavetta, sul letto “uno stupido sacchetto di sassi”. Il viaggio riprende senza che sia stato scoperto l’assassino e, siccome Honolulu è una meta del viaggio, ecco comparire l’ispettore Chan di questa città, amico di Duff. Praticamente entra in azione nella seconda parte della storia con i suoi proverbiali aforismi asiatici e la sua numerosa famiglia. Tra i componenti della comitiva si nasconde l’assassino che continua imperterrito il suo “lavoro”, una frecciatina al sistema di indagine italiano spesso in contrasto tra polizia e carabinieri.

Crociera dell’incubo di Wade Miller.

Ed Cook a Puerto Rico, pilota ricercato per vari motivi, uccide un poliziotto e poi fuga con l’aereo che cade tra le alghe del Mar dei Sargassi. Viene recuperato dal Ninfa in avaria (sfortuna cieca). Qui è  ucciso un negro strozzato dalla corda di un pianoforte, si aggiungono furti di cibo, addirittura il morto che sembra camminare sulle alghe, l’assalto degli anfibodi (crostacei simili a scarafaggi), altri morti uccisi, il “mostro” davanti allo stesso Cook…

In questi due romanzi apprensione, timore, ansietà (l’assassino è tra noi), paura, mistero, clima di crescente tensione.

Un problema in alto mare di Agatha Christie.

Racconto capolavoro. La signora Clapperton che umilia il marito viene trovata uccisa nel suo letto con un pugnale indigeno conficcato nel cuore (ben gli sta!) nella sua cabina chiusa a chiave dall’interno. Di fronte a testimoni aveva dichiarato al marito di non volere uscire perché si sentiva poco bene. Mistero insolubile se sulla nave da crociera attraccata ad Alessandria d’Egitto non ci fosse Poirot con le sue frenetiche cellule grigie.