Jessica Lotti. Fisico robusto, bionda, occhi blu (da mangiarla). Dopo qualche tempo che è nata il pediatra ha sentenziato “Questa vi farà girare i coglioni”. D’accordo non l’ha detto in tali termini ma il concetto è stato chiaro. Jessica è una forza della natura con una personalità già formata. Se qualcosa non le va si butta in terra e strilla che ti entra nel cervello ottenendo, di solito, quello che vuole. A due anni non parla molto ma si fa intendere lo stesso, indicando con l’indice della mano sinistra (è mancina) l’oggetto o l’azione desiderata. Se non si capisce subito sono guai seri. Quando viene a trovarmi mi prende per mano e mi dirotta al computer dove le piace ascoltare le canzoni per bambini. Alcune canzoni, perché se incappo in qualcuna che non la convince scuote la testa e indica il mouse per farmela cambiare. Gira veloce per le stanze con aria festosa, prende i libri, si sdraia sul divano, li sfoglia, li guarda e lancia degli “Oh!” di grande sorpresa. Se durante i continui movimenti inciampa e cade sul pavimento allora, invece, sono degli “Ahia!” a voce alta che fanno sorridere chi la guarda. Lotte micidiali con Jonathan insieme ad abbracci commoventi.

Il suo punto forte è l’appetito. Instancabile. A tavola la Divoratrice. Piattate di pastasciutta, secondi a go-go, frutta a piacere e ci manca solo il bicchiere di vino con rutto finale fantozziano (qualche ruttino, però, lo fa). Quando è sfinita prende il ciuccio, se lo infila in bocca e via a letto. Al buio i suoi occhi blu dardeggiano come quelli di un gatto. Allora l’accarezzo e le racconto una storiella fino a quando il blu si spenge e si sente un piccolo russare. Siamo salvi.