Dopo l'esperienza su Sherlockiana n. 81, il romanzo scritto a quattro mani da Luigi Calcerano e Giuseppe Fiori è tornato qualche mese fa in una versione su carta. Per la precisione è uscito a dicembre del 2015.

Ebbene, a distanza di tempo, questo romanzo apocrifo è tuttora al secondo posto nella classifica dei libri più venduti sul Delos Store.

Per chi lo avesse  perso, si tratta del romanzo Sherlock Holmes a Roma, nel quale Holmes e Watson si trovano invischiati in un intrigo internazionale in cui le spie di alcuni paesi europei si fronteggiano senza esclusione di colpi.

Nella fitta nebbia di Londra, come nelle autunnali e limpide giornate romane, Sherlock Holmes è sempre all’altezza della sua fama.

In Italia, con Watson, per un'indagine poliziesca su tre quadri e due morti, il grande investigatore si ritroverà coinvolto in un intrigo internazionale in cui le spie di alcuni paesi europei si fronteggiano senza esclusione di colpi. Doppie identità, omicidi e travestimenti sono infatti gli ingredienti di questa storia ricca di colpi di scena.

Nella Roma di fine Ottocento i protagonisti incontrano alcuni personaggi storici dell’epoca, e sono attratti dalle inquietanti suggestioni della città e dai curiosi aspetti della sua vita quotidiana.

Un romanzo davvero intrigante e ben congegnato che nulla ha da invidiare a opere di autori internzazionali più blasonati.

Sherlock Holmes a Roma

di Luigi Calcerano e Giuseppe Fiori

ed. Associazione Delos Books

Collana Convoy

ISBN: 9788865305232

160 pagine

12 euro

Luigi Calcerano e Giuseppe Fiori, scrittori in proprio, da tempo firmano insieme saggistica e narrativa poliziesca, svolgendo un’idealedetection sui tanti generi che il giallo ha prodotto nel suo secolo e mezzo di vita. I loro ultimi lavori sono: Ladri e guardie (Editori Riuniti, 2007),Un delitto elementare (Sovera 2008), Teoria e pratica del giallo(Edizioni Conoscenza, 2009) e l’ebook Clandestini (ilpepeverde.it, 2014).

Luigi Calcerano scrive anche di fantascienza, con Loredana Marano ha pubblicato Lultima Eneide (Bonaccorso, 2014).

Giuseppe Fiori, nel suo ultimo lavoro La conversazione sparita (Manni, 2013), tesse un sottile elogio della conversazione nel secondo dopoguerra.