Vacanze con delitto di Paul McGuire, Rufus King e Arnold Bennet.

Come scrive il nostro Mauro Boncompagni nella sua bella introduzione “…il modo migliore per non riposarsi è quello di andare in vacanza. Perché lì il lavoro è assicurato, e si può star certi a priori che non si tratterà della solita, e comoda, indagine di routine.” O vediamo come se la caveranno i nostri eroi…

Funerale in Paradiso di Paul McGuire

Isola di Kaitai “rifugio tropicale di molti europei in fuga dal loro passato.” Governata dal sultano George Buchanan che cerca di mantenere una vita semplice e tranquilla. Fino a quando arriva un battello nella baia a mettere fermento. Ancor più quando l’uomo nuovo si presenta con un nome falso (lo si scoprirà da una foto) e pretende lo sfruttamento di un giacimento di asfalto con la minaccia, al governatore, di diffondere su tutti i giornali una certa storia… Solo che morirà affondando con la barca, la testa rotta e le scarpe messe al contrario. Perché?…Ma non è finita qui. Un personaggio aggredito, un altro che sparisce e un altro ancora ucciso con dei colpi alla testa come il primo. Chi è l’assassino? Ora sembra essere questo, ora quello che tutti, o quasi, hanno qualcosa da nascondere, hanno delle storie personali passate che si intrecciano con la storia presente. Perfino lo stesso George, che sembra indagare con passione potrebbe essere…La verità attraverso due lettere finali.

Personaggi ben costruiti, ognuno con le proprie, diverse caratteristiche: brivido, paura, dubbi, colpi di scena, la forza delle donne impersonata dalla dottoressa Alicia Murray e anche una critica alla moderna società del denaro in contrasto con la vita semplice dell’isola.

Le tre parrucche di Rufus King

Il tenente Valcour della polizia di New York in splendida vacanza a Miami. Splendida se non fosse chiamato a risolvere due omicidi che potrebbero essere collegati fra loro. Il primo quello della ricca Theodessa Waring, cugina di Alice che ha due figli Sophrina e Robert. Morta, secondo il referto medico, per una potente dose di aconitina iniettata nel sangue, probabilmente dopo che l’aggressore le ha stretto la gola con la mano sinistra. Inoltre i capelli biondi impigliati nel suo anello risultano provenienti da una parrucca finissima.

Il secondo omicidio riguarda Lola, la cameriera di un hotel di cui è innamorato proprio Robert, che presenta le stesse modalità del primo. Di mezzo il denaro, impersonato soprattutto dal ricco Loftus Benacher fidanzato di Sophrina e dal testamento lasciato dalla citata Waring.  Intanto Robert è scomparso…

Una situazione davvero complessa fatta di capelli biondi, parrucche, travestimento, lacciuoli testamentari,  matrimonio per denaro o per amore. L’unica possibilità, secondo Valcour, per incastrare l’assassino, è quella di organizzare un suicidio. Leggere per credere…

Era un delitto? di Arnold Bennet

“Una località balneare della Manica. Due uomini entrano in un’armeria, per uscirne entrambi armati di rivoltella. Poco dopo uno dei due finisce ucciso con un proiettile in testa nella sala da biliardo di un hotel.” L’ucciso è il marito insopportabile di una bella signora che vuole lasciarlo. L’uccisore colui che la ama e vuole proteggerla. Ora è pieno di dubbi e di paura. Anche perché a seguire le indagini ci sarà pure “un detective di incalcolabile valore come il dottor Austin Blond.” Basta vederlo all’opera…

Tragico ed esilarante.

Come sempre un grazie a Mauro Boncompagni.