Gli uomini di paglia di Paul Harding, Mondadori 2022.

Anno del Signore 1381. Prima dell’episodio che andremo a raccontare abbiamo gli Uomini Retti che si preparano al grande massacro dei sostenitori del reggente Giovanni di Gand. Una prima aggressione avviene contro la comitiva di Thibault, magister secretorum di Gand vicino ad Algate, e poi ci sarà uno scontro feroce a Roundhoop dove fratello Athelstan assiste alle ultime parole di un Uomo Retto “Dite alla mia amata di spigolare ancora.” Che cosa avrà voluto dire? Quale il significato nascosto? Il Nostro già si sente partecipe dell’avventura “Lui amava i labirinti complessi del mistero. Nel profondo del suo cuore, sentiva di essere entrato nuovamente nel regno del delitto, e ben presto si sarebbe ritrovato a percorrere il sentiero tortuoso che conduceva alla Casa di Caino.”

Ma veniamo alla scena clou quando, durante una sacra rappresentazione nella cappella di St. John  presso la Torre Bianca di Londra, davanti al reggente e ad altri ospiti, fra cui il coroner sir John Cranston e fratello Athelstan, parroco di St Erconwald, si esibiscono gli Uomini di Paglia, di Sua Grazia. Durante i festeggiamenti esplode uno dei bracieri e dardi di balestra colpiscono due uomini. Inoltre due teste mozzate vengono gettate all’improvviso sul palco nella bocca di una delle quali è stato infilato un messaggio minaccioso in pergamena “Quando Adamo ed Eva lasciarono il Paradiso a chi scappò un sorriso? E ora che il mondo è solo nostro, squarteremo tutti i signori con un rostro.” L’assassino sembra Barak, uno degli Uomini di Paglia in possesso di una balestra e precipitato dalla Torre. Sembra, ma Althestan nutre seri dubbi. Non finisce qui perché avremo anche un omicidio assurdo, un morto ucciso con un colpo di balestra in una stanza chiusa a chiave dall’interno con le imposte sbarrate. Impossibile…

Duro lavoro per fratello Althestan che vive da solo con il gatto Bonaventure cieco da un occhio (al quale esprime le sue tormentate deduzioni), aiutato dal coroner John Cranston. Anche perché c’è da scoprire chi sia la misteriosa prigioniera tenuta nella Torre di Beauchamp. Tra l’altro mascherata e incappucciata…

Non la faccio lunga. Immergendoci nella lettura siamo catapultati in un mondo di spie che si annidano dappertutto (vedi, per esempio, il Basilisco degli Uomini Retti e l’arpista di John Cranston), tranelli, inganni, agguati, uccisioni, dubbi, tormenti, momenti di incertezza e paura dentro un ambiente spesso gelido che penetra nelle ossa ricostruito nei minimi dettagli insieme agli abituali frequentatori: cortei funebri, fuorilegge, patiboli, gogne, pirati, prostitute, mercanti, imbonitori, predicatori, ladri, borsaioli, impiccati, spazzini, cacciatori di topi, imprecazioni e oscenità che svolazzano liberi  nell’aria.

Al centro fratello Althestan con la sua ferrea logica che ripensa, rimugina, ritorna sui luoghi dei misfatti per ricreare le scene avvenute alla ricerca della sfuggente verità. Alla ricerca di qualche traditore che si annida anche nella sua chiesa, destreggiandosi tra mille pericoli e altri morti ammazzati. Comunque sempre teso, con tutte le sue forze, ad andare avanti fino alla soluzione dell’intricato, intricatissimo mosaico di eventi.

Una allettante ricostruzione storica confezionata con la giusta dose di brividosa fantasia.