Il suo nome era morte di Fredric Brown, Mondadori 2022.

“La giovane Joyce Dugan lavora in una tipografia di Santa Monica Boulevard. È venerdì pomeriggio, e la ragazza già pensa al week-end, ma il suo capo, il signor Conn, è uscito presto e l’ha lasciata da sola in negozio, a finire di piegare delle brochure per un cliente. A Joyce piace lavorare in tipografia, l’aiuta a non pensare alla recente morte di suo marito Joe, con cui è stata sposata appena un anno, oltre che al recente litigio con la padrona di casa. Alle cinque meno dieci suona il campanello del negozio… ma non è il cliente che lei attendeva. È Claude Atkins, il suo ragazzo dei tempi del liceo. Il giovane, alto e di bell’aspetto, è lì per riscuotere dei soldi dal signor Conn, ma nella cassa non ce ne sono abbastanza. Nella fretta Joyce preleva dei contanti da una strana busta chiusa nella cassaforte. Un gesto che rimpiangerà amaramente. Perché quello che Joyce non sa, è che il suo capo non si limita a stampare brochure e volantini: quelli che ha appena consegnato a Claude sono soldi che scottano.”

E veniamo al signor Darius Conn, quarantun anni, proprietario della tipografia. All’apparenza “ottuso, sgobbone, onesto.” All’apparenza. In realtà un omicida. Ha ucciso la moglie strangolandola con le proprie mani e ora si è messo a falsificare i soldi. Una parte dei quali erano proprio nella busta trovata da Joyce….

E qui siamo catapultati nella sua mente perversa tra i dubbi e gli arrovellamenti su come riavere quel denaro sporco da Claude Atkins per non farsi beccare dalla polizia, inframezzati dai ricordi della moglie Myrth che pretendeva sempre di più, l’aveva sorpresa “in flagrante adulterio” ed era riuscito a scamparla dopo l’omicidio.

Poi via nella mente di Claude, fidanzato con Rose che dovrebbe sposare il 2 giugno. Anche qui incertezze e pensieri sul futuro, sul lavoro e i sacrifici per la prossima famiglia. Ma anche su Rose, sull’abbraccio, il bacio e la promessa che l’indomani avrebbero fatto all’amore per la prima volta! E allora subito a festeggiare da solo in un bar dove arriva il travestito Darius Conn…

La faccenda si complica ancora di più, soprattutto all’interno dei due personaggi, anche perché per Claude quello che si presenta nel bar come William Pierce assomiglia proprio al tipografo che ha un negozio in Santa Monica Boulevard…

Non la faccio lunga. L’autore imbastisce una interminabile striscia di continue sorprese, di continui piccoli colpi di scena che cambiano improvvisamente il percorso degli eventi. Assisteremo lungo tutto il racconto ad un inabissarsi nelle menti dei vari protagonisti, comprese quelle delle citate Rose Harper e Joyce Dugan,  in un tourbillon incredibile di ricordi, dubbi, fremiti e fragili certezze. Al centro della inarrestabile esplorazione interna si staglia Darius Conn tutto preso dall’interpretare il “Criminale Perfetto. L’uomo del Crimine Impunito” che ascolta, pensa e ripensa, rimugina, improvvisa, intuisce il pericolo, si sforza di concepire un piano per non essere scoperto. Basta un ultimo passo, un ultimo delitto dopo i precedenti per farla franca. A meno che…

Incredibile Brown!

Per I racconti del giallo abbiamo L’acquarello della regina di Emilia Covini.

9 marzo 1878. A Baveno si aspetta l’arrivo di Sua Maestà Alexandrina Victoria. Fervono i preparativi. Agosto 2017. Alessandra Gianoli è incaricata di catalogare i libri e i volumi della biblioteca di un’antica dimora di Baveno.

A collegare i due fatti lontani nel tempo il trafugamento e il ritrovamento di un importante oggetto della regina (leggi titolo). Che interessa troppo a qualcuno tanto da scatenare un omicidio.

Gradevole.