Nel nostro paese non ha ancora la stessa fama che le viene riconosciuta negli Stati Uniti, ma Lyndsay Faye merita di essere considerata come una delle gialliste più talentuose e originali del nostro tempo. Conosciuta soprattutto per aver creato l'investigatore Timothy Wilde, protagonista della serie di romanzi ambientati nella città di Gotham, la Faye è anche autrice di numerosi apocrifi sherlockiani che le sono valsi l'ingresso nel prestigioso Baker Street Irregulars, uno dei club più prestigiosi dedicati a Sherlock Holmes.

Il Vangelo di Saba, pubblicato originariamente nel 2014 e riproposto nella Collana Crimini di Carta di Fanucci Time Crime è un delizioso racconto intriso  delle atmosfere tipiche del romanzo gotico e vittoriano, nel quale Holmes e il suo fedele assistente appaiono in veste di co-protagonisti. A narrare la vicenda è infatti un mite appassionato di libri, Davenport Lomax, condannato ad essere un semplice vicebibliotecario, nonostante una cultura vastissima gli farebbe certamente meritare un ruolo ben più prestigioso in seno alla London Library.

Attraverso una serie di scambi epistolari e di stralci tratti dal diario personale del protagonista, apprendiamo come il Sig. Lomax venga coinvolto suo malgrado nel mistero di un antico grimorio il cui autore, secondo gli appartenenti ad una Confraternita dedita allo studio dell'occulto, sarebbe nientemeno che la Regina di Saba. Tuttavia, a rendere il libro qualcosa di più di un semplice testo di interesse per degli stravaganti collezionisti, sono gli effetti che la sua lettura sembra provocare: giramenti di testa, palpitazioni, stanchezza acuta e, nei casi peggiori, perdita dell'orientamento e della memoria. Per alcuni sarebbe la prova che il grimorio è davvero dotato dei poteri tramandati dalle antiche leggende, per altri solo una mistificazione ben architettata.

Per fare luce sul mistero e per comprendere le reali potenzialità del libro, viene incaricato proprio Lomax. Nel corso delle proprie ricerche il bibliotecario non potrà fare a meno di rivolgersi ad un vecchio amico, il Dr Watson e soprattutto al grande investigatore di Baker Street. Inutile dire che l'ingresso nella vicenda di Sherlock Holmes finirà col gettare luce sull'intera faccenda, svelando peccati e peccatori.

Perfettamente congeniato nel pieno rispetto dei canoni tipici del giallo classico, Il Vangelo di Saba è soprattutto un racconto che mette in risalto tutta la fascinazione per i libri e le antiche biblioteche, mentre sullo sfondo prende piede il rapporto tormentato tra Lomax e la moglie, una cantante d'opera apparentemente insoddisfatta della propria vita.

La morale della storia, se c'è, è tutta dedicata ai libri che per l’autrice non sono delle semplici raccolte di simboli: sta al lettore dare loro il potere di cambiare la realtà, forse addirittura l’intero universo, rendendo così i mondi immaginati dagli scrittori qualcosa di reale e tangibile, luoghi meravigliosi in cui poter abitare, almeno durante il tempo che concediamo alla lettura.

Il Vangelo di Saba di Lyndsay Fayee, Fanucci Time Crime, 91 pagine, rilegato, Euro 10,00 – Traduzione di Sara Bilotti