Cena di classe di Perissinotto & d’Ettorre, Mondadori 2022.

Quando la seconda di copertina è perfetta va sfruttata, precisando che siamo a Torino “22 febbraio 2018. All'avvocato Giacomo Meroni pare una mattina come tante, fredda e limpida. I rituali di sempre: la colazione con sua moglie Rossana e il bacio, prima che lei e la sua sedia a rotelle spariscano nel taxi che le porta a scuola. E in quel bacio ci sono due sapori: l'amaro per non aver ancora individuato il pirata della strada che ha investito Rossana l'11 settembre 2001, e il piccante di una donna che non ha perso la voglia di insegnare, di fare l'amore, di essere felice e di sciare. Ma quella non è una mattina come tante, perché, dopo aver attraversato in bicicletta una Torino silenziosa e magica, Giacomo trova ad aspettarlo in studio una madamin compita e affranta; suo figlio, Riccardo Corbini, un grigio ingegnere sulla cinquantina, è appena stato arrestato con un'accusa pesantissima: lo stupro e l'uccisione di una compagna di liceo durante una cena di classe nel giugno del 1984. Le indagini per quel delitto si sono trascinate stancamente per un tempo infinito, poi, come spesso accade nei cold case, all'improvviso è apparsa una nuova prova, quella che, secondo il PM, inchioda il cliente di Giacomo.” Ovvero, durante un semplice controllo di prevenzione dei carabinieri, viene fatto un esame ematico a Corbini da cui risulta che il 99,8 per cento è uguale a quello di un campione biologico rilevato su un fazzoletto di carta accanto al cadavere della compagna di liceo Antonella Bettini.

Caso difficile per l’ex carabiniere, ora avvocato penalista Giacomo Meroni coadiuvato da Vittorio Actis, padre della moglie Rossana, dalla segretaria Clelia Barbero e dalla praticante Giulia Cannizzaro. Ma, soprattutto, dal colonnello Antonio Nicolosi con il quale condivide l’idea che la faccenda puzza e l’operazione condotta nei confronti dell’imputato, dopo così tanto tempo, è poco chiara. Da ricordare che all’inizio, per la brutta storia della ragazza uccisa, era stato arrestato il compagno di classe Bruno Vallardi, poi rilasciato, causa processo viziato per il Pubblico Ministero Mario Rossi.

Dunque avremo al centro della scena il nostro avvocato in sella alla sua Bianchi, oppure nell’auto elettrica del car sharing alla continua ricerca di elementi che possano fornire aiuto al suo assistito con “l’orgoglio di chi è partito dalle retrovie”. Spesso preso da tanti mesti ricordi, come quello del padre ucciso da un paio di rapinatori in fuga, e tuttora assillato dal tragico incidente che colpì la moglie Rossana, donna forte, decisa, piena di vita, dedita allo sport e appassionata della cucina.

Intorno a lui verrà fuori il mondo degli avvocati “galantuomini e farabutti” insieme a quello complesso e incasinato del processo, gli scontri accusa-difesa e la necessità di coinvolgere  i vecchi compagni di classe con il loro mondo di amore, odio, sesso, gelosia, invidia, rancore e di tutti gli altri sentimenti relativi all’esistenza umana. Mentre le continue oscillazioni e reticenze dell’imputato creano altrettante continue difficoltà alla difesa.

Ma Giacomo Meroni è duro, è tosto e non si perderà d’animo per scoprire la verità. Eccolo pronto per l’arringa finale. Ascoltiamolo. Acc… un vero colpo di scena!