L’assassino è tra le righe di Janice Hallett, Einaudi Stile Libero Big 2023.

Non sopporto, non ho mai sopportato i Mallopponi, ovvero quei libroni che superano un certo numero di pagine da farmi venire il mal di testa. Sono nato il primo maggio e non mi va di stancarmi troppo. Perciò, quando ho sfogliato il suddetto della Janice Hallett di ben 542 pagine, il primo impulso è stato quello di lasciarlo dove se ne stava bellamente appollaiato. Poi, però, leggendo in quarta di copertina che trattasi di un giallo “cosy”, “vincitore dei premi letterari più prestigiosi, 500.000 copie vendute in Inghilterra”, e che noi lettori possiamo risolvere il caso dalla lettura attenta dei documenti presentati, allora sulla Pigrizia ha vinto la Curiosità.

Dunque un giallo “cosy”, accogliente e garbato sia nell’ambientazione che nella scrittura senza particolari scene sanguinolente. Qui siamo a Lockwood, cittadina tranquilla della campagna inglese, dove arrivano Sam e Sean Kell Greenwood, una coppia di infermieri venuti dall’Africa per lasciarsi alle spalle brutti ricordi. Sono stati introdotti da una nuova collega ed entreranno a far parte della compagnia teatrale “I Fairway plyers”, gestita dalla ricca famiglia Hayward, che si prepara alla recita del dramma “Erano tutti miei figli” di Arthur Miller. 

A guastare tutta la fervente atmosfera arriva la tremenda notizia da Martin Hayward che la sua nipotina, Poppy Reswick di due anni, è affetta da una rara forma di tumore al cervello. Occorre pertanto una campagna di sponsorizzazione con l’aiuto di tutta la comunità di 250.000 sterline per ottenere un nuovo farmaco di una cura costosa e sperimentale. E qui incominciano i guai fino a quando arriverà il morto ammazzato…

Il tutto attraverso una miriade di mail e messaggi da un personaggio all’altro con Roderick Tanner (praticamente l’autrice), patrocinante della corona, che smista le carte e invita le indagatrici studentesse di legge Olufemi (Femi) Hassan e Charlotte Holroyd a risolvere il mistero in un turbinio di incredibili situazioni dentro una comunità “guidata” da una ricca famiglia: accuse, bugie, furto, persone che si fanno passare per altri, una che addirittura non esiste, amore e tradimento, gelosia, invidia, rabbia, ipocrisia, avidità, silenzio, vendetta e tutto quello che può uscire di bieco dall’animo umano dietro una falsa apparenza.  

Ho letto giudizi più disparati sul libro. Da splendida novità ad un ingarbugliato assurdo. Per quanto mi riguarda un bel lavoro originale. Magari ancora meglio con almeno un centinaio di pagine in meno.

Comunque tocca a noi lettori scoprire l’assassino fra le righe. Buona fortuna!