Il Natale di Poirot di Agatha Christie, Mondadori 2023.

I capolavori vanno sempre letti e riletti. Soprattutto quando siamo vicini al Natale e di Natale proprio in questo caso si parla. Anche se piuttosto particolare…

Eccoci il 22 dicembre nell’immensa villa diGorston Hall degli anni Trenta. Qui vive l’eccentrico milionario vedovo e libertino Simeon Lee insieme al primogenito Alfred e la moglie Lydia. Ormai quasi invalido tiranneggia a suo piacimento tutti i suoi figli che dipendono economicamente da lui (li definirà, addirittura, “un branco di pecoroni”). Perciò non possono certo rifiutare l’invito a trascorrere il Natale nella sua ricca dimora. Ognuno presentato splendidamente dalla Christie nel suo involucro esterno ed interno attraverso il propriocarattere e i propri sentimenti verso il genitore e gli altri della famiglia. Una atmosfera tesa costituita da un miscuglio di false apparenze, finta cordialità, invidia, rancori, risentimento, rabbia, avidità, odio e gelosia. Niente, insomma, del clima buono e gioviale che dovrebbe precedere la più bella festa religiosa.

Abbiamo il rispettoso Alfred e Lydia pronti ad accogliere gli ospiti; il taccagno figlio George membro del parlamento inglese con la scialacquatrice moglie Magdalene; il figlio musicista David restio all’invito, perché ritiene colpevole il padre della morte della madre(definita dal milionario con “un cervello da gallina”), insieme alla moglie Hilda; il figlio “disonorato” Harry che ritorna dopo venti anni creando turbamento; la giovane nipote spagnola Pilar Estravados e un estraneo nella persona di Stephen Farr, figlio di Ebenezersocio in affari del defunto a Kimberley.

Andando al sodo, per non scoprire troppo la trama, il fattaccio arriva il 24 dicembre dopo un fracasso terribile seguito da un urlo disumanodalla camera del signor Lee. Simeon verrà trovato con la gola squarciata in un lago di sangue nel mezzo del tappeto davanti al camino acceso dopo aver sfondato la porta. Il classico omicidio della stanza chiusa. 

Caso ad hoc per Hercule Poirot che si troverà ad indagare con il colonnello Johnson e il sovrintendente Sugden. Sono spariti certi diamanti grezzi che il defunto teneva in cassaforte e sparita pure l’arma del delitto. Non resta che analizzare la scena e parlare con gli invitati tenendo presente che ci sono anche otto domestici, il maggiordomo e il cameriere. Intanto un primo dubbio. Perché tutto quel fracasso di tavoli e poltrone rovesciate, di porcellane infrante e oggetti sparsi? Troppa violenza di cui non c’era bisogno contro un uomo così debole. Troppo sangue. Qualcosa non torna…

Indagine dura, difficile, costellata di false piste, menzogne, sovrabbondanza di indizi, un turacciolo di legno e un pezzetto di gomma rosa, il testamento, il quadro del defunto, somiglianze, le strane impressioni del maggiordomo Tressilian, l’omicida che si può nascondere dietro qualunque personaggio ecolpire ancora dentro un’atmosfera di tensione, pathos e fatalismo. Ma ecco che Poirot ha riunito tutti per svelarci il mistero. Ascoltiamolo…Un po’ di silenzio, per favore…No…non può essere…colpo di scena…Incredibile!

I capolavori vanno sempre letti e riletti.

All’interno il racconto Il buio sulle dune di Marco Scarlatti, vincitore del premio Gran Giallo Città di Cattolica 2023.

In prima persona da chi lavora alla reception dell’albergo “Delfino”. Ecco l’arrivo di una ragazza che chiede di andare alla toilette e poi filarsela da sola nella notte senza che qualcuno l’accompagni. Strano…E a quell’ora un ragazzo è stato ammazzato di botte proprio lì fuori davanti ad uno stabilimento abbandonato, come riferisce l’amico giornalista Giorgio Gerico. Tra l’altro la ragazza era senza borsetta…

Il nuovo duo indagatore si troverà di fronte ad un caso particolare dove non tutto è proprio quello che sembra.

Buona lettura.