Nelle uscite mondoriane in edicola di novembre vorrei segnalare il romanzo La figlia di Sherlock Holmes. Scritto da  Leonard Goldberg  propone una avventura ambienta nella primavera del 1910. Già da alcuni anni Sherlock Holmes è passato a miglior vita, ma nell’appartamento al 221B di Baker Street abita ancora il suo caro amico e compagno d’avventure. Ormai vecchio e afflitto dagli acciacchi, il dottor Watson ha proseguito tuttavia nel solco tracciato dal geniale coinquilino, offrendo a persone in difficoltà l’esperienza investigativa maturata grazie alla lunga collaborazione. Ed è quanto si appresta a fare per una cliente che non crede al suicidio del fratello, gettatosi dalla finestra di un palazzo. La ricostruzione del tragico evento presenta in effetti qualche anomalia, come il buon dottore, affiancato dal figlio, non mancherà di riconoscere. Se tali anomalie emergono in modo inoppugnabile, lo si deve però a una testimone che ha casualmente assistito al presunto gesto estremo. È Joanna Blalock, con le sue illuminanti analisi del più piccolo dettaglio e la non comune abilità nel ricavare informazioni dal prossimo, a scoprire lacune e contraddizioni della versione ufficiale. Passo dopo passo la donna dimostra un autentico talento nell’affrontare con le armi della logica un caso sempre più evidente di omicidio. Un talento che, a chi sa osservare, rivela al di là di ogni ragionevole dubbio un’inconfondibile aria di famiglia.