Bene, se andiamo a vedere questo Philo Vance creato da S.S.Van Dine, pseudonimo di Willard Huntington Wright, possiamo notare diversi lati in comune. Anche lui è uno snob con la puzza sotto il naso (però manca, se non erro, di un titolo nobiliare) e discretamente cinico, ricercato nel vestire, porta anch’egli un monocolo (vero, però),  appassionato collezionista di opere d’arte, di stampe cinesi, di tesori egizi. Non ricordo che ami cavalcare ma sono sicuro che si diletta di scherma ed è un eccezionale giocatore di poker e, soprattutto, di scacchi, il che non guasta. Ha una cultura vasta ed enciclopedica. Insomma ce n’è tanto da far venire il sospetto…Peter Wimsey nasce nel 1923 in Inghilterra mentre Philo Vance tre anni dopo nel 1926 con “La strana morte del signor Benson”. Ora l’autore, che di mestiere faceva il giornalista, si ammala di tubercolosi e deve essere ricoverato per due anni in sanatorio. Non sapendo cosa fare si mette a leggere romanzi polizieschi di ogni tipo tanto da diventarne un vero esperto. Quando esce dal sanatorio incomincia a scrivere e crea questo famoso personaggio. Un po’ di sospetto viene ma forse non ce l’ha fatta a reperire il romanzo della Sayers, ed allora trattasi di pura coincidenza. All’inizio i due personaggi mi davano un discreto fastidio, lo confesso. Abituato come ero alla vita schietta e un po’ rozza (diciamo la verità) di paese questi due fringuelli aristocratici mi facevano venire il prurito alle mani. Se li avessi avuti a tiro li avrei presi senz’altro a sganassoni e calci in culo. Poi il Tempo cambia tutto ed ora me li ritrovo davanti come due miti incrollabili. Accidenti!

 

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