Libretto agile con impaginatura robusta questo Sherlock Holmes e lo squartatore di Chilford di Roger Jaynes, Delos Books 2008. Un ritorno al giallo classico è quello che ci vuole al sottoscritto dopo tanto girovagare tra thriller e noir. E allora pronti con le cellule grigie all’erta che non bisogna lasciarci scappare il minimo indizio.

“Un killer sconvolge la quiete della cittadina di Chilford, nell’Essex; si tratta di un feroce assassino che non solo uccide, ma mutila senza apparente ragione i corpi delle sue vittime.

Chiamato ad aiutare l’ispettore Lestrade di Scotland Yard che brancola nel buio, Sherlock Holmes e il suo fido amico dottor Watson giungono sul posto proprio nel momento in cui accade l’ennesimo efferato omicidio.

Con l’impareggiabile acume abduttivo che contraddistingue il segugio inglese il fedele Watson ci racconta questa sua nuova cronaca, richiestagli a gran voce dall’editore dello trand Magazine, che non solo ci rivela i misteri che si celano dietro queste brutali morti, ma anche le implicazioni di una cospirazione agli alti vertici del governo inglese dell’epoca vittoriana”.

Prima vittima Thomas Harper, il falegname del villaggio. Sbudellato e casa sottosopra, bottiglia di liquore aperta sulla tavola. Seconda vittima Toby Turner,

il tuttofare dello stesso villaggio. Identiche modalità. Pugnalato e fatto a pezzi. Niente bottiglia sulla tavola. Terza vittima Molly Brighton, una giovane vedova a cui è stato

asportato  anche il dito anulare della mano sinistra. Niente grida, niente urli. Scartata l’ipotesi del furto. L’assassino, lo “Squartatore di Chilford” cerca dunque qualcosa di più importante del denaro…

C’è anche un gruppo di ex soldati che si sono insediati nel paese e sono diventati, guarda un po’, tutti benestanti.

Trama talvolta un po' scontata (per i sapientoni come i sottoscritto) ma fa sempre piacere vedere all’opera i due miti polizieschi con i loro tic, le loro qualità e i loro difetti. Non manca la corsa contro il tempo e la lotta finale. E ancora una volta Sherlock Holmes vince e il Bene trionfa sul Male. Ogni tanto ci vuole anche questo.

 

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