A consacrarlo tale è proprio chi, pochi anni addietro, lo ha inventato il neologismo filografia: Casa Bolaffi.

Simbolo del collezionismo per antonomasia, importante casa d'aste ed editore specializzato, Bolaffi dedica ben due pagine del suo magazine "Il Collezionista", in edicola nel mese di dicembre, al libro di Marco Nundini definendolo come il romanzo che "a metà strada tra le tinte noir del Nome della Rosa ed i visionari presagi di Fahrenheit 451 sdogana per la prima volta nel panorama dell'editoria non specializzata il neologismo filografia". 

E' in libreria il romanzo in giallo e nero Vite Corsive edito da Ibiskos Editrice Risolo di Empoli. L’autore, Marco Nundini, ha dato vita ad un noir filografico in piena regola in larga parte ambientato nella città scaligera.

Non è solo un giallo dai riflessi noir, ma anche il presagio di un mondo il cui passato presto svanirà nell’effimera vita di uno stile di comunicare senza più carta, senza più inchiostro. Mentre la rivoluzione digitale del secondo millennio ha ormai cancellato il corsivo, il ductus della scrittura, trasformando quei caratteri tanto cari alle passate generazioni in geroglifici incomprensibili, la giovane ispettrice di polizia Loreta Assensi è alla ricerca della soluzione di un atipico caso di omicidio:atipico perché l’unico indizio è un’ingiallita lettera vergata a mano. La sensuale investigatrice dai capelli rossi sarà perciò costretta a chiedere aiuto ad un filografo per giungere alla risoluzione dell’enigma. La narrazione si snoda lungo un viaggio che da Riese Pio X porterà la poliziotta sino alle rive scaligere dell’Adige, passando dalle limacciose sponde del Riò Paranà ricostruendo una straordinaria storia d’emigrazione trasversale a ben tre generazioni.

L’autore

Marco Nundini nasce a Reggio Emilia, ma vive e scrive a Verona orma da anni. Pubblicista da un decennio, ha lavorato con le maggiori riviste italiane di viaggi e turismo (Gente Viaggi, Panorama Travel, Quì Touring, Oasis, Traveller Condé Nast) firmando reportage da ogni angolo del pianeta. Per due anni ha coordinato l’area iniziative speciali del mensile Itinerari e luoghi. Nel 1999 ha ricevuto dal Presidente del Messico il premio giornalistico “Pluma de Plata”, quale autore del miglior reportage sul paese in lingua italiana.