-Alteri, ma non ha pensato che le unghie avrebbe potuto tagliarsele a casa prima di uscire?

-Sì certamente. Ma allora non si spiegherebbe lo smalto.

-Cosa? Cos’è questa storia dello smalto?, esclamò il medico legale.

-Lo smalto. Si, lo smalto. Sulle unghie tagliate non si notava smalto, ma ad un esame più approfondito notai ai bordi inferiori dell’unghia tracce evidenti di smalto rosso: posso ammettere che una che curi le sue unghie delle mani, si tagli quelle dei piedi anche parecchio. Ma poi perché mettervi lo smalto, per poi toglierselo prima di uccidersi? L’odore dell’acetone, lei dottore non se ne è accorto, era quello l’odore che sentiva e non sapeva identificare. Ma poi, ammesso che le unghie siano state dalla vittima private dello smalto, che fine ha fatto la boccetta dell’acetone? Nel bagno non se ne è trovata traccia. Possibile che l’assassina abbia perso per la fretta la borsetta con tutti i suoi documenti prima e si sia tagliata le unghie o pulito esse con l’acetone prima di andare nel bagno ed uccidersi? Ma allora perché non farlo nel privè stesso. E del resto di acetone non si è trovato traccia neanche nel privè, mentre..una boccetta quasi piena è stata rinvenuta in uno dei sacchi dell’immondizia della cucina. Comunque, a parte questo, mi convinsi che qualcun’altra aveva impersonato la vittima, e questo significava un rovesciamento sia della dinamica sia dei tempi degli omicidi: significava in altre parole che prima era stata uccisa la donna e poi l’uomo. Ma come? La mia costruzione dev’essere suffragata dai fatti ma probabilmente sarà molto vicina alla realtà.

La Pattini è stata circuita dall’uomo qualche tempo fa, mentre si trovava a corto di femmine: lei che era vergine, si è trovata ormai compromessa da un uomo che aveva detto di esser innamorata di lei. Un bell’uomo, ricco, ben visto, celebre: una tizia che lavora come sguattera pensa di esser arrivato il suo momento. Tanto più che è pure depressa: laureata in chimica farmaceutica (l’ho scoperto poco fa: nel suo monolocale, era esposto un Diploma di Laurea) senza un lavoro adeguato alla sua laurea. E del resto come una semplice umile sguattera avrebbe potuto procurarsi del cianuro? Non è una sostanza alla portata di tutti. L’omicida l’ha sintetizzato dal nocciolo delle ciliegie: a proposito..non era cianuro, ma acido cianidrico, che lei probabilmente usava per degli esperimenti in casa sua: abbiamo trovato un becco Bunsen, palloni, ampolle, serpentine, etc..

-Poi stamattina scopre in TV che lui esce e che anzi rivela che sta per sposarsi con la rossa. L’ira e la furia omicida prende il sopravvento, tanto più che ad un colloquio telefonico lui le rivela la verità. Allora lei che fa? Si apposta sotto casa e spia quando lui esce dalla casa: vorrebbe inizialmente uccidere solo lui, poi vede lei, vede come è vestita, lui riconosce la Pattini e la schernisce e massimo dell’umiliazione, le dice che andrà a cenare proprio nel locale dove lei fa la sguattera. A questo punto il proposito omicida è cosa fatta: compra una parrucca. Il vestito giudica che sia della sua taglia e anche per le scarpe pensa - e questo sarà la sua condanna – di usare quelle della vittima che giudica essere della sua misura.

La sera lo aspetta in sala e porta con sé un potente diuretico, che versa in una delle coppe di champagne che la direzione del locale offre come benvenuto alle signore la sera di San Valentino. Sostituisce la coppa col diuretico, con quella senza e aspetta.Aspetta di vedere la rossa andare al bagno. Esce dalla cucina. Il guardarobiere ha giurato che non vede nessuna cosa strana, ma del resto vedere la sguattera lavapiatti del locale andare in bagno non è per lui cosa strana. Adelina, segue la sua vittima, senza farsi accorgere: aspetta che quella sia entrata, e si sia seduta e poi, sotto la minaccia di qualcosa, la obbliga a bere: champagne e acido cianidrico.

-Qui c’è una falla nel tuo ragionamento: in che modo sarebbe riuscita ad entrare nella toilette? Non c’è segno di effrazione.

-Piccolo particolare: vi ricordate quando siamo entrati? Per caso ho appoggiato la mano sulla serratura della porta e ho notato che la parte laddove sarebbe dovuto entrare il chiavistello della porta (sono porte con serratura a scatto), era appiccicosa: sicuramente vi è stato messo dello scotch. Poi ho controllato anche nelle altre due toilettes: stessa cosa. Non capite? Lo scotch avrebbe impedito alla serratura di scattare e senza che la persona che fosse entrata se ne fosse accorta, la porta invece di chiudersi sarebbe rimasta aperta. Questo mi ha dato per di più la certezza che il delitto era premeditato: c’era la preparazione, da parte di una persona che lì ci fosse già stata. Capite? Poi, dopo che è morta, la sveste, ne indossa i vestiti e le scarpe e chiude la sezione di toilettes, lasciando un avviso di guasto e indicando l’altra; attraversa questa volta in mentite spoglie la sala dirigendosi verso il salottino, portando con sé la cordicella di nylon; entra, lui è semi-sdraiato sulla dormeuse, la sta aspettando: lei gli si avvicina e lo strangola. Poi esce e fa il percorso inverso: va nel bagno e si chiude dentro. Mi ricordo che ad un certo punto ho visto una fila di signore fuori ad aspettare: la porta di ognuna delle tre sezioni ha la serratura per chiudere dall’esterno e dall’interno, mentre gli sgabuzzini hanno solo una serratura a scatto.