E’ in libreria, in questi giorni di fine marzo un romanzo che in Norvegia ha avuto un grande successo e ha vinto il Premio Norli che viene assegnato dai librai indipendenti al miglior esordio dell’anno.

Si tratta de La Biblioteca dell’anatomista (Nadens omkrets, 2011) dello scrittore norvegese Jorgen Brekke.

Il romanzo trasporterà il lettore a Bergen, in Norvegia nel lonta 1528 e seguirà il viaggio di un frate alla ricerca di un set di coltelli pregiatissimi che permisero a suo tempo al suo maestro Alessandro di diventare un bravo e celebre anatomista. Per il frate è giunto il tempo della vendetta.

L’azione inoltre si sposta nei nostri giorni in due differenti parte del nostro pianeta: in Virginia e precisamente a Richmond. Qui il curatore dell'Edgard Allan Poe Museum ha fatto una scoperta che potrebbe far fare un balzo in avanti alla sua carriera. Un misterioso testo è appena giunto dalla Norvegia e lui ha in mano i preziosi documenti correlati. Ma la sua felicità e i suoi sogni di gloria avranno breve durata, perchè il giorno dopo il suo corpo verrà trovato completamente “scorticato” e con la testa recisa.

In Norvegia avviene un delitto analogo. Il “trattamento” dei due corpi è descritto in un manoscritto che risale al XVI° secolo ed è conosciuto come il Libro di Johannes.

Delle due indagini sono incaricati la detective Felicia Stone, mantre in Norvegia sarà l’ispettore Singsaker Odd.

Entrambi con i loro problemi personali; una ha un rapporto molto difficile con gli uominia causa di un trauma subito quando era adolescente, mentre l’ispettore è appena rientrato da un congedo per malattia in quanto operato per un tumore al cervello.

Indubbiamente il freddo nord ci fa conoscere un nuovo grande talento.

un brano: 

La donna delle pulizie arrivò all’Edgar Allan Poe Museum e, come sempre, attraversò la Old Stone House. Si chiese come mai le luci di parecchie vetrine fossero accese poi, quando uscì nel cortile, scorse qualcosa in fondo al giardino. Il monumento dedicato a Poe sembrava diverso… La donna si avvicinò e vide che la testa di marmo di Edgar Allan Poe non era più fissata a una semplice colonnina di mattoni. Ora aveva anche un corpo. Insanguinato e senza vita.

Sconvolta, la donna corse nell’ufficio del responsabile e chiamò la polizia. Ma, prima che qualcuno le rispondesse, lei notò che sul piano della scrivania c’era del sangue. Poi vide la testa nel cestino della carta straccia.

Dall’altro capo della linea, una voce le chiese: «Polizia. Cosa possiamo fare per lei?»

Per tutta risposta, la donna urlò.

L’autore: 

Jørgen Brekke è nato e cresciuto a Horten, in Norvegia, e vive a Trondheim con la moglie e i figli. Nonostante gli studi scientifici, la parola scritta l’ha sempre affascinato, al punto da indurlo ad affiancare al suo lavoro d’infermiere quello di giornalista. La biblioteca dell’anatomista ha ottenuto un enorme successo in Norvegia, coronato dall’assegnazione del premio Norli 2011 come miglior romanzo d’esordio

la “quarta”: 

Bergen, Norvegia, 1528. Il frate aveva giurato che non avrebbe più messo piede in quella terra maledetta: la terra della sua infanzia, la terra della sua sofferenza. Ma è lì che si trovano i pregiatissimi coltelli che sta cercando da anni, gli strumenti che hanno permesso al suo maestro, Alessandro, di diventare il più celebre anatomista dell’epoca. Per aiutarlo a ottenere una simile gloria, il frate ha dovuto pagare un prezzo altissimo. E ora è giunto il tempo della vendetta.

Richmond, Virginia, oggi. Efrahim Bond, il curatore dell’Edgar Allan Poe Museum, ha appena fatto una scoperta sensazionale, che potrebbe risollevare le sorti della sua carriera. Ma i documenti relativi a quel testo arrivato dalla Norvegia saranno l’ultima cosa che vedrà prima di essere messo a tacere per sempre.

Trondheim, Norvegia, oggi. È la seconda volta che Jon Vatten è sospettato di omicidio. Cinque anni fa, grazie a un alibi di ferro, è riuscito a dimostrare di non essere responsabile della morte della moglie e del figlio. Adesso invece è diverso. Perché la vittima è una sua collega, la bibliotecaria Gunn Brita Dahle, e lui è stato l’ultimo a vederla viva e il primo a scoprire il cadavere. Ma Vatten non avrebbe mai potuto commettere quel delitto: la donna, infatti, è stata uccisa seguendo un metodo particolare, un metodo descritto in un enigmatico manoscritto del XVI secolo, il Libro di Johannes, che ora è misteriosamente scomparso…

Jorgen Brekke, La Biblioteca dell’anatomista (Nadens omkrets, 2011)

Traduzione Alessandro Storti

Editrice Nord, collana Narrativa 486, pagg. 362, euro 16,90