La Tea pubblica in questi giorni di meta marzo un nuovo romanzo del giornalista Massimo Cassani dal titolo Zona franca (2013).

E’ il terzo romanzo nel quale appare un personaggio particolare e interessante: il commissario Sandro Micuzzi, un poliziotto dall’ottimo fiuto, un vero fuoriclasse, ma è troppo anticonformista, ruvido, e non ama giocare secondo le regole e pertanto, benchè bravo, non gradito dai suoi superiori che perciò lo hanno “parcheggiato” al commissariato Città Studi.

Per Milano gira un ottantenne un poco strano, si chiama Luigi Pecchi ma è meglio conosciuto con il nomigniolo di Gigi Sciagura, ha delle idee molto particolari, dice di possedere un grande tesoro, vorrebbe che il Duomo fosse abbattuto perchè, afferma lui, dagli occhi della Madonnina fuoriesce un fumo velenoso, poi questo stralunato personaggio scopre che nel quartiere vicino a Via Padova, dove lui è nato, verrà costruito un grattacielo dall’impresa del costruttore Ottaviano Ottaviani.

Così Gigi Sciagura inizia la sua personale crociata contro questa costruzione affermando che in questo modo viene avvelenato anche questo quartiere.

Pochi danno credito a Sciagura sino alla notte in cui viene trovato ucciso con tre colpi di pistola, proprio poco dopo essersi  recato dai carabinieri denunciando di aver visto, all’interno del cantiere del grattacielo il corpo di un muratore morto.

Il commissario Micuzzi inizia le indagini che subito presentano molti possibili colpevoli a partire da un giovane immigrato trovato in possesso della pistola con la quale è stato ucciso il povero Sciagura, ma potrebbero essere stati gli scagnozzi di Ottaviani, oppure il nipote di Sciagura interessato a ereditare la casa dello zio.

Una difficile indagine per il commissario Micuzzi e una ottima lettura per noi lettori.

un brano:

« Nella cucina di Micuzzi ristagnava l'odore dei Quattro salti in padella appena cucinati e mangiati, e di fumo del Toscanello che il commissario teneva a penzoloni fra le labbra e tirava di tanto in tanto senza spostare le mani dal tavolo. Di fronte a lui il rettangolo scuro della finestra. A ottobre le giornate si accorciano senza scampo, come i calzini di lana lavati a novanta gradi in lavatrice. E lui lo sapeva, ogni volta ci cascava. Nel bicchierino ancora un dito di Nardini. L'ultimo goccio, di solito il migliore; per questo Micuzzi aspettava a berselo, visto che quello sarebbe stato l'ultimo piacere della giornata. In attesa di ricominciarne un'altra, la mattina dopo: inutile, dispersiva come quella appena trascorsa. Un filo di fumo regolare saliva lento dal Toscanello e lui lo osservava ipnotizzato, con le pupille lievemente incrociate. »

l’autore:

Massimo Cassani, classe 1966, nasce a Cittiglio, in provincia di Varese. Giornalista professionista, oggi lavora nel Gruppo 24 Ore. E direttore responsabile della rivista Ambiente&Sicurezza-ll Sole 24 Ore ed è responsabile periodici dell'Area Ambiente-Energia. Dopo aver pubblicato presso Sironi i suoi due primi romanzi: Sottotraccio e Pioggia battente,

Zona franca è l'opera destinata a confermare Massimo Cassani come nuova voce del giallo italiano.

la quarta:

L’alba di Milano è un preludio che dura un amen. È il nanosecondo che anticipa il colpo dello starter, è un soffio di tempo tra l’immobilità della notte inoltrata e il sorgere del sole. E proprio poco prima di quell’amen, qualcuno uccide Luigi Pecchi detto Gigi Sciagura, un ottuagenario stralunato e inoffensivo che predica in giro per Milano la necessità di abbattere il Duomo. Ma chi ha deciso di farlo fuori con tre proiettili parabellum sparati da una pistola da guerra? Davvero quell’imprenditore edile contro cui Sciagura lancia i suoi strali? Oppure i parenti interessati a ereditare la casa di via Padova per mettersi in tasca i danari della vendita? Oppure ancora un misterioso personaggio che con Sciagura ha condiviso l’adolescenza e il primo amore durante la Guerra? O forse qualcuno che voleva impossessarsi del suo misterioso tesoro? A tutte queste domande dovrà dare una risposta il commissario Micuzzi, investigatore pigro e smemorato, silurato dalla Questura e parcheggiato per punizione al commissariato Città Studi. Fra le rinnovate avance della ex moglie, un brutale pestaggio di un'amica giornalista, l’incontro con una simpatica danzatrice, morti sul lavoro e traffico di stupefacenti, il commissario Micuzzi conduce personaggi e lettori alla scoperta di una Milano popolare e multietnica che brulica incessante lungo i marciapiedi di via Padova.

Massimo Cassani, Zona Franca (2013)

Tea, collana Narrativa Tea, pagg. 416, euro 14,00