– Jimmy!Al suono di quella voce si voltò in fretta. Una ragazza snella lo stava guardando, con uno sguardo divertito nei suoi profondi occhi blu.– Ciao – disse, un po’ imbarazzato. – Hai cambiato pettinatura.

Lei scosse la testa con un gesto di rimprovero.

– È cattiva educazione fare commenti sull’aspetto di una ragazza – commentò con severità. – Naturale che ho cambiato pettinatura; ora ho diciotto anni! Cosa stai facendo qui?

Jimmy non vedeva Joan Walton da due anni e il cambiamento che aveva fatto era davvero straordinario. Non si era mai reso conto di quanto fosse carina. Aveva sempre avuto un carattere forte, ma che, in una ragazzina, assumeva dei risvolti buffi. Ora invece, Joan, aveva assunto un atteggiamento dignitoso e distinto, che non era affatto buffo.

– Sono venuto a vedere i gioielli della Corona e le prigioni sotterranee – rispose spigliato. – Voglio visitare la Torre dove sono stati assassinati i principi e dove sono state incise sui muri le iniziali di Jane Grey. Io sono un turista nato.

Lei scosse la testa.

– Non ti credo. Rex dice che sei l’uomo più impegnato della città.

– Rex è qui? – chiese lui rapidamente.

– Sì, è qui con Dora. Cenerà con te l’ultima sera da scapolo, vero?

Jimmy ridacchiò.

– È giovedì, vero? L’ho visto piuttosto spesso ultimamente. Cosa c’è che non va in lui, Joan?

Stavano passeggiando nel cortile, quando lei si voltò a indicargli una panchina che fronteggiava il luogo dove tanti personaggi illustri avevano pagato le loro colpe con la vita.

– Sediamoci… è volere della provvidenza se ci siamo incontrati. Jimmy, ti devo molte scuse. Sono stata molto scortese con te, ti prendevo in giro perché sei un poliziotto. A quel tempo mi sembrava una cosa tanto buffa…

– Donna, sei perdonata! – esclamò Jimmy in tono scherzosamente magniloquente.

– Arrivo subito al punto… in effetti, io detesto i preamboli… Jimmy, tu pensi che sia giusto che Rex si risposi così poco tempo dopo la morte di Edie?

Il sorriso abbandonò il viso di Jimmy.

– Non lo so… – disse lentamente. – Sono passati quasi due anni ed era inverosimile pensare che Rex sarebbe stato fedele alla memoria di Edie per tutta la vita.

La ragazza aggrottò la fronte e Jimmy vide che le sue dita stringevano convulsamente il manico dell’ombrellino.

– Perché non riuscite a trovare quell’uomo orribile? – chiese lei con veemenza. – È assurdo che sia ancora in liberà, Jimmy! Oh, è terribile, terribile!

Jimmy Sepping non rispose. Arrestare uno che manda lettere anonime è difficile in ogni caso, ma “Kupie” non era un criminale comune. Il giorno prima delle nozze, Edith Branksome era stata trovata morta, con una fiala di acido prussico in una mano e una lettera per terra, ai piedi del letto. Era una delle classiche lettere di Kupie, che svelava una scappatella della ragazza morta suicida, della quale nessuno era a conoscenza.

– Abbiamo fatto del nostro meglio – disse Jimmy con calma. – Kupie non è un semplice scrittore di crudeli lettere anonime, ma intorno a lui devono esserci grossi affari. Ha ricattato metà della gente più in vista della città e la povera Edie è solo una delle tante che ha spinto al suicidio. – Poi, cambiando discorso, chiese. – Ti piace Dora, vero?

Lei annuì.

– Non ho neppure proposto di posticipare il matrimonio. Rex è innamorato pazzamente di lei ed è anche molto affezionato al signor Coleman. Ma vedi, Jimmy, Rex è spaventato.

In quello stesso momento, gli lanciò uno sguardo di avvertimento e, voltandosi, Jimmy vide Rex Walton venire verso di loro. Con lui c’era la ragazza la cui bellezza non mancava mai di suscitare ammirazione nel cuore di Jimmy. Era alta e bella. I suoi capelli erano di quel colore biondo che hanno solo i bambini, il colore dorato della giovinezza. I suoi occhi grigi erano sereni e saggi e la sua pelle non era soffocata da nessun trucco. Sorrise e agitò la mano in segno di saluto; Jimmy si alzò per andare incontro ai nuovi venuti.

Rex Walton era un uomo muscoloso e scuro di capelli, dall’aspetto un po’ triste. Era di otto anni più vecchio della ragazza; aveva la stessa età di Jimmy. I due avevano studiato a Charterhouse ed erano stati insieme anche all’università di Oxford e, nonostante l’enorme ricchezza di Walton e la relativa povertà di Jimmy, erano rimasti amici.

– Cosa fai qui, Jimmy? – chiese il nuovo venuto.

– Non chiederglielo – disse sua sorella. – Jimmy è molto portato per le risposte evasive.

– A me dirà la verità – osservò l’altra ragazza sedendosi. – Penso che la Torre sia meravigliosa, ma è molto faticoso girarla tutta… e pensare che ci sono ancora da vedere le prigioni.

– Vai a perlustrarle con Joan – disse Rex. – Io vorrei parlare con Jimmy.