Quella casa in Tuesday Market di J.S.Fletcher, Mondadori 2022.

Leyminister. E’ la sera di domenica 15 novembre 1925 quando l’attore professionista Lamon Trappes esclama, rivolto all’amico Gaisford che lo ha invitato, “Io non vivrei in questa casa…o meglio, per essere assolutamente precisi, non vivrei nel tuo studio per tutto l’oro del mondo!” Proprio in un angolo dove lo aveva messo a sedere a destra del camino. Ritiene che in quella stanza sia successo qualcosa di funesto, magari un omicidio o un suicidio. Sicuro, perché lui è un sensitivo e “sente” le cose. In seguito, quando l’amico se ne è andato, anche la governante racconta di un fatto piuttosto strano avvenuto in quel punto della casa. Lo stesso Gaisford incomincia ad avvertire una strana sensazione, rivolgendo soprattutto lo sguardo verso una cassapanca in legno massiccio imbullettata con grosse viti e  usata come sedile, per ammirare il panorama circostante. Non può fare a meno di aprirla “E proprio mentre l’orologio batteva le dieci, mi ritrovai a fissare il cadavere di un uomo.”

Prima di andare dalla polizia decide di chiedere l’intervento dell’amico avvocato Landale che scoprirà l’identità del morto, ovvero dell’avvocato Machin, scomparso dopo essere uscito di casa addirittura circa dieci anni prima. E che risulterà essere stato imbalsamato e strozzato!…

Una bella gatta da pelare per il sovrintendente Furniss che subito trova nel cappotto del defunto un frammento di carta appallottolato con la scritta “Stasera, verso le 9.30”. E poi nota un fatto particolare. Dentro la cassapanca ci sono tutti i suoi abiti ma mancano le scarpe o gli stivali. Perché?…

Andando avanti nella storia si scoprirà che il fu avvocato era un dongiovanni e che, forse, se la intendeva con la bella signora Hadrill. E che, ancora forse, il marito della suddetta avrebbe avuto un bel motivo per farlo fuori. Ma per Furniss non c’è “forse” che tenga, e John Hadrill verrà processato nell’aula del coroner Barling.

Il caso non è così semplice come sembra al sopracitato sovrintendente, anche se si aggiungono altri elementi a sfavore dell’indiziato. Tra l’altro potrebbe esserci di mezzo una donna e c’è bisogno dell’arrivo di due esperti di Scotland Yard a dare una mano all’indagine. Esamineranno a fondo la cantina della casa dalla quale verrà fuori qualcosa di interessante…

A questo punto mi fermo per non scoprire troppo aggiungendo soltanto: il famoso biglietto sparisce; viene fuori qualcosa di particolare sul dottor John Riddington che aveva venduto la casa a Gaisford; molto gira intorno agli avvenimenti del 12 dicembre 1915 e durante il processo assisteremo a diverse sorprese e ad un colpo, colpissimo di scena finale. Chi avrà ucciso e imbalsamato l’avvocato Machin?…

Qui non siamo di fronte al classico detective geniale tipico di tante storie sanguinolente ma ad una indagine condotta da più persone, tra le quali anche i personaggi che abbiamo conosciuto all’inizio.

Per I racconti del giallo abbiamo Peccati capitali di Patrizia Lello.

Pontescuro durante il primo governo della repubblica. In un edificio conventuale della chiesa, proprio nella sua stanza è stato ucciso padre Rossi Rivara. Così viene detto al tenente Luigi Martini che indaga con il maresciallo Giordano. Però trattasi di una strana morte senza “graffi né unghie spezzate né sangue.” E poi un prete con un chevalier in oro al mignolo della mano destra e polsini con gemelli sempre in oro, sembra ancora più strano. Una brutta gatta da pelare per il nostro tenente…

Gradevole lettura.

Per La storia del premio Tedeschi di Vincenzo Vizzini ecco i vincitori degli anni 2019/2021:La profezia degli incappucciati di Roberto Mistretta; Il senso delle parole rotte di Massimiliano Giri e Il canto della falena di Maria Elisa Aloisi.