Un volo per Sara di Maurizio De Giovanni, Rizzoli 2022.

“Quando il motore di sinistra si spense il comandante Stefano Tomassi stava pensando a Maria.” Che quella sera lo avrebbe atteso all’aeroporto. Forse la sua ultima occasione tardiva. Ma si spenge anche il motore destro e il piccolo velivolo turistico Learjet 3 diretto a Olbia precipita al largo delle Pontine. Trascinando a morte, tra gli altri passeggeri, anche il famoso e chiacchieratissimo imprenditore Pierfelice Ribaudo del quale viene mandata in onda l’ultima intervista prima di salire a bordo. E qui ecco l’ultrasettantenne quasi cieco Andrea Catapano, ex collaboratore dell’Unità di intercettazioni dei Servizi che, ascoltandola, percepisce qualcosa…forse un ricordo…un dubbio…

Occorre chiamare Sara Morozzi e Teresa Pandolfi, la Mora e la Bionda, per ricostruire la vecchia squadra e verificare la validità della sua sensazione di avere riconosciuto una certa voce sullo sfondo dell’intervista. Quella di una donna che insisteva nel tenere con sé il trolley…

A loro si aggiungeranno l’ispettore Davide Pardo (vive in una grande casa con un cane) come informatore e Viola, la nuora di Sara esperta fotografa. E subito si capisce che la donna del trolley è la segretaria, nome in codice Biancaneve, di Dante Miccio detto il Bombardiere, imprenditore dell’import-export di cereali incasinato nei rapporti illeciti tra politica e imprenditoria. Allora bisogna ritornare indietro nel 1993 e ricostruire gli avvenimenti di “quell’indagine avviata però non conclusa” sotto la guida, in quel momento, del capo Massimiliano Tamburi (per lui Sara aveva lasciato il marito e il figlio). Ma occorre farlo di nascosto, sottotraccia, perché da Roma arriva la telefonata che l’indagine sull’incidente dell’aereo deve essere interrotta. Soprattutto bisogna scoprire dove si trova il Bombardiere “come vive e come si mantiene.” E la squadra ha tutte le capacità, sommate fra di loro, per riuscirci.

Al centro Sara, ora sofferta nonna dai capelli grigi (ha perso Massimiliano e il figlio) insieme a Teresa, atletica, vistosa e attraente, ovvero la Mora e la Bionda, così diverse e così complementari. Il mistero da svelare è, soprattutto, ad Aggius in Sardegna dove possono essere fondamentali certe audiocassette…

Oltre all’aspetto sociale del malaffare, della corruzione, del ricatto e della violenza, abbiamo anche uno scandaglio nelle personalità diverse dei vari attori, ognuno con le proprie caratteristiche e problematiche. Uno sguardo all’esterno e uno all’interno, presente e passato che si alternano, ricordi, battute, piccoli scontri, dubbi, nostalgia, abbattimento, dolore, forza, coraggio, caparbietà, ripresa, e l’amore che può portare felicità o inquietudine. Insomma, avviluppati lungo l’indagine portata avanti con tutti i mezzi possibili, i vari, complessi sentimenti che albergano nell’animo umano. La vita continua…