A occhi chiusi di Paula Hawkins, Piemme 2023.

“Jake Pritchard era morto. Il suo corpo ancora caldo giaceva sul pavimento, tra la cucina a vista e il soggiorno, con un’aureola di sangue denso intorno al cranio fracassato. Ancora caldo ma decisamente morto.”

Accanto a lui l’amico Ryan Pearce che con la mano sinistra tiene un “pesante oggetto di vetro imbrattato di sangue.” Sarà indiziato e poi condannato. A chiudere il terzetto di amici legatissimi fra loro fin dal liceo, abbiamo Edie, la moglie di Jack, del tutto scontenta di abitare nella casa della scogliera a strapiombo sul mare dove si sono trasferiti ed è cominciato qualche momento di crisi.

Proprio su Edie, sui suoi dubbi, i suoi ricordi, i sospetti e le paure si concentrerà il nocciolo del racconto. Viene incalzata dalla polizia nella persona di Neeta Badani che mette in rilievo la situazione complicata del terzetto anche dal punto di vista economico (Ryan molto ricco e Jake in netta difficoltà), facendo nascere altri interrogativi. É sostenuta dall’amica Lara che cerca in ogni modo di farle coraggio. Ma, ascoltando uno dei suoi podcast, esce fuori una storia ambientata in una casa solitaria affacciata sul mare che si svolge come era successo nella realtà. Incredibile…

Tutto si rovescia, tutto si complica ancora di più. Una continua, assillante introspezione. C’è qualcosa nel passato che ritorna angoscioso come per saldare certi conti in sospeso, qualcosa di grave che è successo per cui bisogna pagare. Un miscuglio di bugie, menzogne, vero, falso (chi mente? chi dice la verità?), pericolo, vendetta e morte.