Il teatro dei veleni di Roger Riccard, Mondadori 2023.

Londra, primavera 1890. A Lillian Fields, in arte Loraine Fontaine, popolare attrice dei teatri londinesi, sono capitati diversi, pericolosi incidenti: un crollo improvviso del sipario durante una prova evitato di un soffio, così come l’investimento di una carrozza e una fuga di gas nel suo camerino che le procura ancora malessere. Inoltre riceve spesso da un ignoto ammiratore delle splendide rose rosse con al centro un giglio bianco che sembra alludere a qualcosa del suo passato. Chiede perciò aiuto alla vecchia amica Mary Morstan, moglie di Watson, perché le faccia incontrare Sherlock Holmes, l’unica sua speranza rimasta per recuperare la tranquillità.

Desiderio esaudito ma il pericolo arriva lo stesso quando Lillian perde i sensi proprio di fronte ai suoi occhi e, poco più tardi, la stessa Mary sviene tra le braccia del marito! La prima ha bevuto un bicchiere di latte ed è stata punta da una spina delle rose del solito bouquet, questa volta senza messaggio, mentre la seconda ha bevuto un tè. Evidentemente avvelenati, lo sapremo presto, con sostanze diverse.

Perché? E da chi? sono le domande a cui bisogna dare risposta. Forse da un vecchio spasimante dell’attrice che le mandava bouquet simili come Gregory McAllister lavorante sulle navi mercantili. O dal produttore di spettacoli Harrison Colby che la tormenta perché gli deve, dice lui, uno spettacolo.

La faccenda si complica, ma per l’ispettore Lestrade si semplifica, quando si scopre che il famigerato bouquet doveva essere consegnato alla sostituta Lily Harley. E allora il colpevole è proprio il cantante comico Leo Dryden innamorato perso della suddetta che la voleva vedere al posto di Lillian. Troppo facile…

Per risolvere l’intricato problema occorre individuare il negozio che ha fornito le rose e poi trovare un esperto sugli additivi per la conservazione delle stesse. Inoltre ci si inventa anche una Compagnia Telefonica nazionale per controllare un farmacista sospetto e il suo commesso. A Sherlock occorrerà l’aiuto di un Watson profondamente innamorato della moglie Mary, forte, acuta, coraggiosa che si è ripresa, del ragazzo Drew che lavora in teatro e della signorina detective Brooke che desidera conoscere il “sistema” delle sue famose deduzioni.

Ci troveremo di fronte a cambi di identità, all’importanza di certe somiglianze familiari e al fatto che il colpevole deve essere sicuramente mancino. Non facile venirne a capo, ma tra silenzi, fumate di pipa, invio di importanti telegrammi e qualche ristoro con la signora Hudson, ad un certo punto i fili dell’”arazzo” si intrecciano. Ecco, ora è completato. Il colpevole, per Holmes, sta arrivando proprio al 221B di Baker Street!

Il dottor Watson e noi lettori restiamo in fremente attesa…

Luigi Pachì
Luigi Pachì

Per “Sotto la lente di Sherlock” abbiamo “Chi vuole uccidere Lillian Fields?” di Luigi Pachì che ci propone notizie sulla vita e le opere dell’autore e spunti sul libro.