Sherlock Holmes- Uno studio a sei zampe e altre storie di Francesco CalèDavide Del Monaco, Giordano GiorgiAntonella MeceneroMarco Paracchini e Luca Sartori.

Come scrive nella “Introduzione” il curatore del libro Luigi Pachì “…questa volta ho voluto cercare storie in cui il grande segugio risolve i misteri seguendo tracce che riportano al mondo animale, insetti compresi. Esseri che si presentano sotto varie forme e che non necessariamente rappresentano una minaccia; a volte fungono semplicemente da elemento catalizzatore nel corso dell’indagine.” 

O vediamo un po’ che cosa ci ha preparato…

Sherlock Holmes e l’avventura del ratto gigante di Sumatra di Francesco Calé

Watson è andato a trovare l’amico Sherlock nella villetta sopra la Manica dove vive ormai da una ventina d’anni facendo l’apicultore. Lo trova cambiato, un uomo nuovo rispetto a quello conosciuto dedito a uno stile di vita poco salutare. Ad un certo punto viene colpito soprattutto da un “vecchio grosso chiodo arrugginito” sopra al tavolino da fumo. Un chiodo che, afferma Sherlock “nasconde una storia terribile.” Conosciamola…

Il signor Robert Dodd, uomo d’affari della City, si è recato da Sherlock per chiedere aiuto. La sua ditta ha acquistato la nave mercantile Matilda Briggs per essere demolita. Solo che gli operai sono terrorizzati da “strani rumori, suoni, cigolii.” Insomma pensano che nella nave ci siano i fantasmi e hanno smesso di lavorare. Sherlock accetta di risolvere il mistero. Forse c’è qualcosa di importante nascosto nella Matilda e qualcuno non vuole che si scopra. Per il Nostro sarà davvero dura. Dovrà affrontare il ratto gigante di Sumatra e il chiodo sarà la sua salvezza!

Sherlock Holmes e la maledizione del cigno nero di Davide Del Monaco

Novembre 1890. Arriva Lestrade con una ferale notizia ”Holmes, l’ispettore Bradstreet è morto.” Trovato vicino al porto con un cigno nero dalle ali aperte disegnato sul polso. Secondo il dottor Winchester trattasi di infarto. Ma non sarà il solo. Un altro morto con lo stesso simbolo è rinvenuto in Hyde Park. Entrambi presentano anche un piccolo rossore sul collo. A questo si aggiunge l’improvvisamorte di certi animali da fattoria e uno strano carico e scarico di casse dalle navi del porto. Intanto con l’aiuto degli Irregolari di Wiggins si scopre il Cigno Nero di Abbey Road. Sarà qui che si svelerà il mistero?…

Una barba era il segnale di Giordano Giorgi

Su questo breve racconto riprendo quello che ha scritto Luigi Pachì perché non vorrei sbagliare. Trattasi di ”una sorta di sedicesimo capitolo apocrifo del romanzo che è ritenuto il migliore del Canone, ossia Il mastino dei Baskerville. Giordano Giorgi, con Una barba era il segnale, ci presenta appunti mai pubblicati, ma soprattutto pensieri trasposti su carta, di un finale che non è alternativo ma successivo. Un continuum apocrifo, una sorta di “what if”. Come recita il detto, non c’è morto se non c’è cadavere. E se c’è un cadavere, non è detto che appartenga al morto.”

Uno studio a sei zampe di Antonella Mecenero

Luglio 1880. Passeggiata del famoso duo a Hyde Park. Holmes nota nelle acque del Serpentine un grillo che si dibatte nell’acqua. Strano perché i grilli non possono nuotare(osservazione utile in futuro). E qui viene fuori un discorso che accomuna criminali ed insetti…

Una epidemia di suicidi ha colpito la cittadina di Folkestone: il medico del paese dottor Faldonannegato nello stagno del proprio giardino; il corpo dell’anziano curato restituito dal mare e la signora Jane Ross che si è buttata dal precipizio di una scogliera. Per questi motivi l’ispettore Cooper ha chiesto l’aiuto di Holmes. Vuole vederci chiaro anche se per il giovane dottor Martin trattasi di sventurati incidenti. E allora via all’opera. Colloqui con l’entomologo Finimore e con il marito di Jane, poi l’invio di un paio di telegrammi. Per sciogliere il terribile enigma Holmes deciderà di rischiare la vitastessa. E meno male che c’è Watson…

Sherlock Holmes e il licantropo di Huntingdon di Marco Paracchini

Da una lettera di Holmes a Watson. Il Nostro è contattato dall’ispettore Alton MacGrave della polizia locale di Huntingdon per il brutale omicidio della giova donna Candace Wall che presenta profonde ferite come provocate da grossi artigli. In giro si è sparsa la voce di una belva, di un mostro. A cui si aggiunge la morte di un’altra ragazza massacrata come la precedente. Nella Locanda del Viandante gestita dal giovane Ian sono arrivati due stranieri di cui uno dall’aspetto orribile con il volto orrendo coperto di peluria. Che sia lui il mostro? Intanto Holmes dalle sue osservazioni ha dedotto che l’assassino ha delle precise caratteristiche. E ci sono alcuni personaggi che le presentano. Ma quale quello giusto?…

Il cane e l’anatra di Luca Sartori

Fine dicembre 1889. Al 221B di Baker Street arriva James Hedger, vecchio compagno di università di Watson che si trova in casa conHolmes. Chiede di vederci chiaro sul suicidio di Emily Phipps, nipote di lord Normanby,  deceduta al manicomio di Bethlem RoyalHospital il 18 dicembre, sotto falso nome di Georgina Valmont, affetta da una histeriarecurrens con forme di disperazione e aggressività. Dopo la morte della madre e del padre il nonno lord Normanby si è preso cura di lei e ha voluto che James fosse il suo medico personale. Si è suicidata, secondo il parere del coroner, nel laghetto artificiale all’interno del parco dell’ospedale. 

Holmes al lavoro, ovvero al manicomio per ispezionare il luogo della morte, della stanza della signorina e fare altri accertamenti. Importanti soprattutto: la visione della scheda del ricovero; l’inchiostro simpatico: un disegno di un bouquet di fiori vari colorati; il cappotto indossato dalla ragazza nel laghetto; due tipi di impronte trovate lì; il dilemma di come abbia potuto uscire da una stanza chiusa; certi segnali luminosi di notte. E ci sarà pure di mezzo la guerra anglo-birmana!

Ma quando tutto sembra finito e risolto ecco arrivare la sorpresa come un ultimo accordo dei Preludi di Chopin. E noi lettori siamo lì a bocca aperta per vedere che cosa Holmes ci suonerà… 

Naturalmente sono presenti nei racconti tutte le famose deduzioni, i tic, le manie, i silenzi, le sviolinate, i trucchi, i travestimenti, i classici telegrammi di Sherlock, i battibecchi con Watson, la buona cucina della signora Hudson, momenti di sorriso, ironia, incertezza, dubbio, paura, lotta, personaggi ottimamente sbalzati, squarci della società del tempo, profonde conoscenze scientifiche eccetera eccetera… Non manca davvero nulla.

Chiude il magnifico sestetto Tracce animalesche attorno alle indagini sherlockiane di Luigi Pachì che ci offre un contributo succulento di animali presenti in diverse avventure a partire dal famoso mastino di Baskerville.

Buona lettura. Anzi, certamente ottima…