Lemmy Caution e il Drago Blu di Peter Cheyney, Mondadori 2024.

“Lemmy Caution, agente dell’FBI nella San Francisco di fine anni Trenta, il celebre protagonista della popolare serie di romanzi hard boiled di Peter Cheyney, è alle prese con la sua quarta indagine. Una donna misteriosa ha contattato le autorità federali, invitandole a visitare una casa abbandonata in un sobborgo di San Francisco. L’alloggio è in disordine, e pare in effetti che ci si sia consumato un atto criminoso. Anche perché il marito della donna era un ricco avvocato, che aveva fatto fortuna difendendo gli interessi di un tycoon cinese legato a doppio filo con il racket del gioco d’azzardo e gli ambienti mafiosi di Chicago.”

Aggiungo che l’autrice della lettera Marella Thorensen è stata ripescata in mare e ha avuto il volto sfigurato all’obitorio da certi individui con un blocco di ghiaccio mentre una biondina faceva da palo. Perché?…

Caso complesso per Lemmy Caution che racconta la storia in prima persona rivolgendosi spesso ai lettori, ovvero a noi “ragazzi”. Non è il classico detective con la lente d’ingrandimento che cerca “il peluzzo rivelatore sotto il lembo del tappeto”. No, lui aspetta “finché qualcosa che sia davvero evidente” gli salta all’occhio. Di maniere sbrigative se c’è da menar le mani non si tira indietro e ti affronta con diretti alla mascella. Pronto anche con la lingua, tra una sigaretta e l’altra e bevute di whisky , a motteggiare chi gli capita a tiro e una bella ragazza, per esempio, si può beccare diversi nomignoli come Toots, bambola, candore, bionda, bambina, sorellina, pupa, bel ruscello. Oppure se uomo, pacioccone, dolcezza, bel faccione, furbone e così via. Insomma ci troveremo spesso di fronte a battute e controbattute. Coadiuvato dal capitano Brendy e dal tenente Terry O’ Halloran se la dovrà vedere con un gangster e i suoi tirapiedi, contrabbando di stupefacenti e lettere false che rendono complicata l’indagine facendogli rischiare la vita.

L’autore, per bocca dello stesso Lemmy, si rivolge a noi lettori offrendoci tutte le informazioni possibili per arrivare alla verità. Allora avendo a portata di mano i suoi suggerimenti e l’importante testimonianza di un personaggio ecco che l’assassino potrebbe essere… no… forse è…nemmeno…rileggiamo bene…dunque…ma…  è meglio lasciare il tutto nelle mani Lemmy Caution novello interprete del Drago Blu di una bella favola. Con un finale davvero sorprendente.

All’interno il racconto Troppo tardi per sognare di Marco Azzalini vincitore del premio I Sapori del Giallo 2023.

A Padova nella cucina della “Locanda dai rossi” è stato trovato il figlio del gestore Oscar Mozzato seduto su una sedia con il collo infilato dentro una garrota stretta per ucciderlo. Caso ad hoc per il vicequestore Carlo Oriani. Subito qualcosa di strano: il padre non pare scosso tutto preso dal riaprire la trattoria e la sorella sembra quasi che se l’aspettasse. E poi perché ucciderlo proprio in quel modo? Di mezzo il passato politico, un particolare tatuaggio sul braccio e la trippa invece del baccalà (giuro). Ma il sogno del titolo? Troppo tardi per sognare o ci può essere una piccola speranza?…  

Buona lettura!