La trasmissione, forte della regia di Sergio Ferrentino oltre che dell’originale commento musicale della Banda Osiris, all’epoca aveva già dato risultati degni di nota. Tutto ebbe inizio da un’idea dello stesso regista: far sviluppare a due diversi scrittori uno stesso tema per vedere cosa ne sarebbe venuto fuori. E fu così che Maia Lolli, ex poliziotta e conduttrice radiofonica, si trovò a rivestire il ruolo di protagonista di due episodi della stessa serie, di venti puntate ciascuno, scritti l’uno da Carlo Lucarelli (Akim) e l’altro da Massimo Carlotto (Maia e il professore). A distanza di 3 anni, quello stesso esperimento radiofonico, diventa un libro. Maia è un’investigatrice classica. Ex-poliziotta, congedata per motivi di servizio, conduce ora un programma sul cinema, in onda su Radio Bellablù. Ossessionata dalla stressante corte del collega Vincenzo e dalle atroci performance del barista-imitatore Gigi, quando il commissario Lopez e la Pm Ronchi la chiamano per un semplice consulto, coglie la palla al balzo. Maia è ben felice di gettarsi a capofitto in vicende di ogni genere: intrighi e delitti quotidiani, latticini al petrolio, minacce provenienti dai servizi segreti deviati, problemi legati all’immigrazione, sparizione e ritrovamento di minori e chi più ne ha più ne metta. Tutte le storie partono dalla trasmissione radiofonica. Ogni volta Maia presenta un film, o un regista, ma c’è sempre un caso vero che finisce per distrarla. Intrighi e delitti sono ambientati nell’Italia di oggi, gli episodi sono ricchi di colpi di scena e i dialoghi sono divertenti e serrati in quanto originariamente concepiti per il mezzo radiofonico. Siamo onestamente curiosi di vedere se la versione cartacea riuscirà a bissare il successo ottenuto su Radio 3. Di certo si tratta di un esperimento interessante, una ghiotta occasione sia per chi volesse rivivere le avventure dell’investigatrice a distanza di tre anni, sia per tutti coloro che all’epoca si sono persi il programma.