Un po’ di pazienza. Ci vuole un po’ di pazienza prima che si entri nel cuore (vedi assassinio) del giallo vero e proprio. Prima c’è da istruirsi intorno al mondo della musica folk in questo Delitti Folk di Robert Lopresti, Delos Books 2008. Siamo negli anni sessanta e questo tipo di musica “…comincia a essere diffusa con successo dalle radio americane. Chiunque suoni la chitarra giunge a New York City per inseguire le orme di Bob Dylan e Joan Baez.

Joe Talley è il proprietario di un locale di Greenwich Village che ospita artisti folk, il The Riding Beggar. Quando uno dei suoi musicisti viene aggredito e un altro ammazzato, Joe Talley si trova coinvolto in una lunga ricerca per la risoluzione dei crimini”.

L’aggredito è Seamus O’Hanlon un “grosso orso grigio di poeta irlandese” (che poi sparisce dopo essere uscito dall’ospedale), l’ucciso il cantante folk di protesta Dean Coffey (al quale la sera prima del delitto hanno buttato all’aria la casa).

Periodo particolare della storia americana “Eisenhower era meritatamente in pensione. Camelot era in scena a Broadway e in Pennsylvania Avenue. Elvis interpretava stupidi film e il rock and roll era una moda anni Cinquanta ormai morente, proprio come gli hula hoop. Il trend in gran voga era la musica popolare”.

Tra l’aggressione (aggredito pure il protagonista) e l’omicidio, discussioni sulla musica, sui gruppi musicali, sulla politica. E sui contratti fatti e non fatti da Dean.

Chi conduce le indagini il sergente Guareschi un uomo di mezza età con i capelli castani alla militare e “un sigaro

puzzolente all’angolo della bocca”. Un bel mucchietto di sospettati a partire dalla sua vecchia amante Agustina Adler, o alla “attuale pollastra” Irene Fox con la quale aveva rotto quella notte, e poi la cantante Katy Poe (un battibecco) e Matty Mark per i diritti su una canzone e altri, insomma, per finire allo stesso Joe Talley.

Secondo l’opinione di Phil (altro sospettato) c’entra di mezzo addirittura la CIA “Chiunque provi a far ragionare la massa è un pericolo per i burattinai…Ci uccideranno tutti. Te lo assicuro”.

E l’amore? C’è, eccome. Tra Joe e Sovay. Che è lontana e dunque sostituita da Carol. E c’è pure un altro morto. Anzi, morta: Gus Adler. Si è suicidata o è stata uccisa? E poi ci sono bugie, bugie e bugie. E un traffico di una sostanza con la quale si può fare l’LSD. Come a dire un bel mucchio di dollari.

Ottimo per chi ha un interesse spiccato per la musica folk e gli avvenimenti degli anni sessanta. Buono per tutti gli altri.

Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it