Perry Mason e il grido nella notte di Erle Stanley Gardner, Mondadori 2016.

“Vorrei che sottoponeste mio marito ad un interrogatorio, avvocato” chiede la signora Joan Kirby a Perry Mason, “Mi ha raccontato una storia che non deve ripetere a nessuno”. Ed ecco la storia del magnate John Northrup Kirby. Praticamente l’incontro notturno su una strada con una ragazza a cui hanno portato via l’auto e la borsa insieme ai documenti. Colpito dalla penosa situazione l’uomo l’ha portata in un motel, dichiarandosi marito e moglie, e non l’ha più trovata. A questo fatto si connette l’aggressione, rivelatasi poi mortale, contro un certo dottor Babb. I vicini hanno sentito uno strillo di donna e poi hanno visto uscire dalla casa una ragazza quasi identica a quella aiutata dal sig. Kirby. 

La faccenda si complica. Soprattutto quando risulta che il dottor Babb “si occupava di fornire figli posticci a chi non ne aveva”. Due cliniche private: in una donne ricche falsamente in gravidanza, nell’altra donne povere o ragazze madri che non avrebbero mai voluto un figlio.

Poiché le ultime parole del morto, alla domanda di un poliziotto su chi è stato a colpirlo, sembrano essere “John Kirby”, questi viene arrestato e si inizia il processo. Inevitabile scontro fra il procuratore distrettuale Hamilton Burger e il nostro Perry Mason, difensore dell’accusato. Solite schermaglie movimentate con il primo che latra, bercia, tuona, sbraita, ruggisce (mi ricorda Gideon Fell) esasperato, eccitato e frenetico, mentre l’avvocato ribatte impassibile con una serie di “Mi oppongo” e di contromosse forensi micidiali. Il giudice Cameron, munito di fermezza e pazienza, guida il dibattimento.

Comunque uno dei problemi da risolvere è sapere chi c’era effettivamente nella casa del dottor Babb, come si sono svolti realmente i fatti e che cosa ne farà Mason di un documento compromettente venuto in suo possesso, per avere il quale un altro avvocato, “uno dei più noti azzeccagarbugli del foro”, aveva fatto una proposta indecente (con quel libretto si potevano tenere in pugno le famiglie più ricche della città) subito respinta. Situazione difficile che preoccupa Della Street e lo stesso super avvocato, che ad un certo punto si sente come “Nel centro di un banco di sabbie mobili”. Ma, con la consueta abilità, l’aiuto della segretaria “più carina del solito” e del fidato Paul Drake, riuscirà ugualmente a sbrogliare l’intricatissima matassa. Dialoghi veloci e martellanti su una storia che presenta problematiche ancora attuali (purtroppo).

Ah, dimenticavo. Occhio ad un gatto e ai pesci rossi!

Per I racconti del giallo, La vendetta del Lamassu di Allegra Iafrate.

Anna Villani, professoressa di arte assira a Londra. Una chiamata da un certo capitano Lezzi dell’Interpol. Più precisamente Cesare Lezzi con relativo incontro. Una emorragia della collezione artistica di Mosul, spedizioni d’arte di contrabbando. Lei potrebbe aiutarlo nelle indagini. Sintonia fra i due. Forse ci scappa qualcosa. O forse no.

Carino con sorpresa.

900!

E così sono arrivato a novecento articoli. Il mio obiettivo, come sapete, è di raggiungere quota mille e poi tirare il calzino. Ma sarà dura, vista la situazione disperata della mia carcassa.

Un ringraziamento ai lettori che hanno avuto la costanza di seguirmi senza mandarmi a quel paese e al direttore Luigi Pachì che mi ha voluto ospitare su questo suo sito.

Fabio Lotti