La tragedia scozzese di Ngaio Marsh, Mondadori 2025.

Peregrine Jay ha già diretto in passato due Macbeth di William Shakespeare senza problemi. Una ventina di anni fa avrebbe dovuto rappresentare il dramma anche qui al “Dolphin Theatre” ma l’attore protagonista morì. Questa volta ci riprova anche se sulla tragedia circola una maledizione come ne è convinta la superstiziosa attrice Nina Gaythorne. Comunque Peregrine inizia il lavoro assolutamente tranquillo. Vengono assegnati i ruoli, si fanno prove su prove, si preparano con cura le scenografie, si ripercorre insomma tutta quanta l’opera del Maestro in cinque settimane, mentre non mancano i soliti scontri e dissidi tra gli attori. Per quanto riguarda il famoso duello ci saranno, al posto delle spade finte di legno, addirittura due spade vere!
Sembra filare tutto liscio quando arrivano dei fatti inquietanti: una spada di legno che non ci doveva essere sotto un telone; una strana lettera su un omicidio di tre anni prima che coinvolse il padre del piccolo William Smith ora attore di nove anni; una maschera insanguinata su un muro nella camera del re e poi un’altra su un piatto da portata del banchetto; in una borsa un topo con il collo tagliato e infine un messaggio dattiloscritto con la frase “figlio assassino da voi”. L’atmosfera si fa pesante. Per Peregrine meglio tacere su questi fatti perché di certo c’è in giro un burlone che cerca di dare credito alle superstizioni…
La rappresentazione ha un grande successo per un mese fino a quando a teatro arriva il sovrintendente capo Alleyn del CID. Allora il classico duello con le spade, momento cruciale della tragedia, si risolve con una vera decapitazione del protagonista!…
Inizia l’indagine: domande a tutti, studio dei movimenti e lettura delle dichiarazioni dei vari personaggi. Perfino una recitazione dell’ultima scena da parte di Alleyn e dell’ispettore Fox per capire come si sia svolto il dramma. Si arriva alla conclusione che la testa viene staccata dalle spalle dello sfortunato e infilzata sulla punta della spada nell’arco di soli tre minuti! Chi avrebbe potuto farlo?…
Davvero un bel guazzabuglio. Per fortuna un ragazzo ha notato qualcosa piuttosto particolare e interessante che riferisce al nostro sovrintendente. Il problema è risolto…
Buona lettura.
P.S. Oltre all’aspetto “giallo” della storia abbiamo potuto ripassare una delle più belle tragedie di Shakespeare.
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