Tra i generatori di questo nuovo meccanismo letterario si annovera anche Edgar Allan Poe che con alcune novelle e racconti pubblicate su "Pulp Magazine" in America aprì le strade a tutto il genere di connotazione fantascientifica ispirato alla perenne ricerca dell'ignoto e dell'infinito, nonchè al genere Horror con gli intramontabili Delitti di Rue de La Morgue.

Immediatamente dopo, nel 1863, è Jules Verne ad incarnare il mito delle frontiere irraggiungibili della scienza con uno dei suoi primi romanzi in cui ebbe il pregio di saper coinvolgere il lettore in un clima avventuroso dove grandi imprese venivano compiute con l'ausilio di meccanismi ed invenzioni a quel tempo inconcepibili, ma sapientemente rappresentate come "possibili". Nella sua prolifica carriera di scrittore Verne produsse numerosissime opere in cui si alternavano le variazioni sui quattro elementi del globo, acqua, terra, fuoco ed aria, divenendo il padre fondatore universalmente riconosciuto della FS moderna, con il mito e la celebrazione del progresso dell'uomo e la sua vittoria sugli elementi. Almeno per il momento.

Dal punto di vista del costume letterario il progresso raggiunto diviene a sua volta protagonista di un interessante mutamento nella diffusione della letteratura, che per la prima volta si avvicina alla distribuzione di massa; infatti oltre che a rappresentare floridissimi spunti di ispirazione per ogni tipo di narrazione, gli avanzamenti tecnologici furono forieri anche di un rilevante abbassamento dei costi di stampa, per cui fu finalmente possibile la diffusione a livello popolare di riviste a un costo contenutissimo, le "Dime Novel", al prezzo di copertina di soli 10 cents, seguite poi dalle riviste di massa, definite "Pulp Magazine" a causa della grana grossa della carta su cui venivano stampate.

In questo tipo di pubblicazioni appaiono novelle, racconti e romanzi a puntate, con investigatori, detective, sceriffi, e strabilianti invenzioni tecnologiche e scientifiche al di fuori della realtà. Si narra che la diffusione di queste riviste avvenisse a mezzo degli indomabili Clipper che solcavano i mari all'epoca, e che impressionanti assembramenti si costituissero sulle banchine in attesa di ricevere l'ultima puntata appena data alle stampe, con tafferugli, sommosse, e saltuari incidenti, risse e persone che finivano in acqua, sospinte  della folla tumultuante che si accalcava nel tentativo di mettere le mani su una delle copie appena sbarcate.

Potremmo parlare per ore della rotta avventurosa dei Clipper e del tragico affondamento del Titanic  nel tentativo di comprendere l'inizio e la fine di quell'epoca gloriosa in cui tutto sembrava possibile, eppure è proprio dietro ai mutamenti dei rapporti dell’uomo con il suo ambiente circostante che si deve e si può individuare la chiave di lettura per interpretare correttamente quelli che sono i veri predecessori del Noir.