Fa sempre comodo avere un poeta-giornalista-scrittore come Attilio Lolini nel proprio condomino (meglio un idraulico ma sarebbe chiedere la luna). Specialmente se gli arrivano libri da tutte le parti. Se poi è anche generoso può capitare di ricevere in regalo lavori interessanti come Pare…letteratura a cura di Marco Sangiorgi e Susanna Venturi, Longo 2008. Praticamente un excursus sulle nuove forme di scrittura ai margini della letteratura ufficiale “ma che invece dominano la quotidianità, sia nel versante della fruizione più propriamente letteraria che in quello della più spicciola comunicazione scritta”.

 Il fatto più eclatante che viene fuori è che oggi tutti, ma proprio tutti, si sono messi a scrivere. E magari piano piano mancherà il tempo per leggere e l’incombenza sarà affidata alle macchine come in Questo lo facciamo dire a Posthuma di Giuseppe O. Longo. Che dite?

Quando trovo un Leggerissimo la bocca si apre spontaneamente al sorriso. Così è stato per tanti libri e così è per Il bambino del faro di Carlo Lucarelli, Gremese 2008.

Il nostro Carlo deve essersi affezionato al tema dell’isola perché, dopo il bellissimo L’isola dell’angelo caduto, ha sfornato questo libriccino di novantacinque pagine, ambientato in una piccola isola sperduta fornita di un vecchio faro. E qui si apparta un giovane tutto preso dai problemi della vita. Insieme ai rumori del mare, dei gabbiani, del vento e del ronzio della lampada del faro. Naturalmente non manca una piccola bufera come è logico per un’isola che si rispetti. Ma è solo o c’è qualcuno come sembra da diversi indizi (il bastoncino di un ghiacciolo con il segno scheggiato di un morso, un granchio schiacciato e infine il nome Andrias inciso sulla corteccia di un albero) che lo mettono in allarme? Il solito dubbio quando si pensa di essere gli unici su un’isola all’apparenza deserta…

E a proposito di isole ecco L’isola-Una storia misteriosa di Charlotte Link, Corbaccio 2008. Niente ventacci, niente tempeste, niente nebbie o cieli grigi e mari in burrasca. L’isola di Sylt, che fa parte delle Frisone, propaggine più settentrionale della Germania, è un vero paradiso naturale con sole a volontà e paesaggi da strappare il classico urlo di gioia. Ad essere sinceri non sempre che qualche volta spira “un vento fresco, piuttosto freddino per una notte d’agosto” e il sole è coperto dalle nuvole. Ma insomma rispetto alle precedenti un vero bigiù.

Il protagonista, che racconta la storia in prima persona, è venuto qui con la sua compagna Clara innamorata perdutamente dell’isola (è lei che ogni anno insiste per andarci) a trascorrere le vacanze. Ma Clara ad un certo punto scompare, attratta (secondo lui) da un “vecchio pancione” pieno di grana che le ha fatto la corte ed ora si trova certamente a Parigi… 

Dopo tante strombazzate che non finivano più ecco un libro che, almeno nel titolo, sembra che ci voglia far riposare. Dunque Il silenzio di Jan Costin Wagner, Einaudi 2008.

“Nell’estate del 1974, durante i campionati del mondo, una ragazzina viene violentata e uccisa nei pressi di Turku, in Finlandia. Le indagini della polizia, condotte da Antsi Ketola, non portano ad alcun risultato.

Trentatre anni dopo, nel luogo in cui una semplice croce ricorda la vittima, viene rinvenuta la bicicletta di un’altra giovane, Sinikka Vehkasalo: uscita per andare all’allenamento di pallavolo non è più tornata in casa.

Il caso viene affidato a Kimmo Joentaa, e Ketola, andato in pensione da poco, si dichiara disponibile ad aiutarlo. Intende in qualche modo riparare a quell’insuccesso professionale che ancora gli brucia, ed è profondamente convinto che vecchio e nuovo delitto siano opera di un’unica persona…”

Mah…insomma…

La Sellerio è stata brava. Ma proprio brava. Voglio dire a creare questa collana blu adatta proprio al sottoscritto (ma penso anche ad altri). Libri di modeste dimensioni, leggeri, maneggevoli da portarsi dietro e tirarli fuori quando più ci aggrada. Come Delitto imperfetto di Teresa Solana, Sellerio 2008.

Eduardo e Borja dirigono una specie di agenzia che si occupa di sbrigare faccende poco limpide dei ricconi. Si presenta un giorno un importante politico destinato a una carriera di governo, che chiede di occuparsi del mistero del quadro di un noto pittore che ritrae sua moglie. Un caso di adulterio? I due dilettanti cominciano a battere pista, tra salotti e club esclusivi, quando la signora viene trovata cadavere, avvelenata…

Sono fratelli gemelli ma non lo fanno sapere. Naturalmente di carattere opposto che sennò un ci si diverte: quanto il primo è serio e posato (pure sposato) quanto il secondo è single e spostato (gioco di parole. Anche il recensore si diverte). Un tipetto particolare che non va tanto per il sottile.