Dichiaratamente rivolto a bambini delle elementari è il suo gioco del 2013 Sherlock Kids, che rielabora in salsa holmesiana (e con qualche complicazione in più nel gioco avanzato), le dinamiche tipiche del Memory.

           

Di ben altro spessore il titolo – che sarà presentato in versione ufficiale proprio in questi giorni a Essen, la più grande fiera mondiale del gioco da tavolo – con cui prendiamo commiato da questa nostra lunga e, speriamo, interessante cavalcata attraverso i giochi su Sherlock Holmes. Ispirato al racconto di Neil Gaiman che unisce in un'unica ambientazione Sherlock Holmes e i Miti di Cthulhu, Martin Wallace presenta A study in Emerald, iper-complesso e fin troppo ricercato gioco da tavolo di tipo deck-building (ossia un gioco dove ogni giocatore si costruisce il proprio mazzo di carte con cui giocare prima dell'inizio della partita, derivato dallo stile di gioco dei CCG, stile Magic l'Adunanza, tanto per citare il più famoso), dove i vari giocatori competono per il controllo del mondo schierati dalla parte dei Grandi Antichi, o per impedire che ciò accada. Wallace è un altro disegnatore controverso (come tutte le persone creative capaci di far parlare di sé), e le prime critiche sono state piuttosto severe, ma l'argomento sicuramente è interessante, e non vi nascondo che non mi farò sfuggire di provare quanto prima il prodotto.

Con questo è tutto per il momento. Vi rimando a un altro capitolo della mia breve storia del gioco da tavolo d'ambientazione "misteriosa", che nella prossima puntata si occuperà... non ve lo dico... sarà una sorpresa!