Seth Colman è un investigatore privato a cui non piace il suo lavoro, Art Bedarian “basso, tarchiato, con la faccia grottesca e la moralità di un gorilla in calore” è il suo collaboratore dedito all’alcol e alle donne, Eve “alta sinuosa e snella” (bona, insomma) è sua moglie (di Seth) a cui piace, invece, sfruculiare nelle indagini. Un bel trio in Senza esclusione di colpi di Lewis Padgett, Mondadori 2009.

Il fatto: devono ritrovare il figlio Bruce della ricca e arcigna Angela Farr scomparso all’improvviso, malato di dementia paecox (soffre anche di fotofobia, praticamente ha paura della luce) e curato dal Dottor Bellam. Niente di particolare se non che il suddetto dottore è stato ritrovato morto assassinato con il cranio spaccato da “una sfera delle dimensioni di una palla da baseball”. E con il cranio spaccato pure

la cagna Suzie della famiglia Farr. Altro particolare interessante su Bruce è che qualsiasi metallo giallo lo eccita enormemente tanto che “il dottor Bellam si toglieva sempre la fede che portava al dito prima di visitarlo”. Naturalmente tutti puntano gli occhi su di lui come il probabile assassino. E, sempre naturalmente, il cerchio dei sospettati si allarga con l’ampliarsi delle indagini e ci scappano pure altri morti ammazzati (per mano propria o altrui). Da non sottovalutare un certo Circolo dell’ottone, certe chiavi che sembrano essere state duplicate e una certa lettera che non vuole venir fuori. Ma al centro dell’attenzione rimane Bruce con la sua pazzia e tutto un groviglio inestricabile che gira intorno a lui. Con il nostro terzetto che non se la cava niente male (però poteva essere sfruttato meglio). Prosa scorrevole con lampi di umorismo.

 

Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it